"La corretta attesa (produttiva) di centinaia di seri produttori di Toscana potrebbe essere seriamente offuscata nei mercati di tutto il mondo da pochissime aziende (che l’Ufficio Repressione Frodi, peraltro, continua a non comunicare) non troppo corrette e trasparenti nell’acquisto di vino da territori esterni alla Toscana".
E’ un po’ questa la sintesi-critica che, di recente, ha lanciato “Wine Spectator”, la più importante rivista di vino del mondo: “questa situazione - continua -potrebbe rovinare la reputazione di una tra le più emozionanti regioni del vino nel mondo”. L’atto d’accusa è firmato da James Suckling, che continua dicendo che “il Governo Italiano deve ripensare le regole sugli assemblaggi e sugli imbottigliamenti.Queste regole sono troppo elastiche. Occorre fare in modo di non dimenticare i produttori che producono vino toscano senza comprare uve da altri. Fare vino onestamente vuol dire mantenere un atteggiamento integerrimo”. James Suckling, nel suo articolo, parla “di un sequestro nel settembre ’99, da parte dell’Ufficio Repressione Frodi, di più di 250.000 galloni di vini italiani del Sud che sono stati imbottigliati e falsamente etichettati come vini toscani con Igt (Indicazione Geografica Tipica)”.
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