"Il Marzemino rimane uno dei vini rossi meglio retribuiti ed apprezzati dal mercato ed ha tutte le carte in regola per diventare un rosso moderrno. Un prodotto classico, ma leggero, idoneo ad affrontare i gusti di un pubblico giovane". Ne è convinto Mauro Baldassari, il giovane presidente del Consorzio del Marzemino (21 cantine della Vallagarina, la capitale di questo storico vino trentino, che producono circa 1,7 milioni di bottiglie per un business di 8,5 miliardi). Ma avverte che "i produttori devono però saper cogliere le novità che emergono in campo agronomico e tecnologico. Se così sarà, e tutto sembra andare in questo senso, il Marzemino potrebbe collocarsi con maggiore autorevolezza nel novero dei vini rossi di nuova generazione".
E' questo il ragionamento alla base del programma, che è sul tavolo del Consorzio dei Vini del Trentino, per la riqualificazione di tutta la filiera produttiva del Marzemino, elaborato proprio da Consorzio: il rilancio, insomma, del vino tanto amato da Mozart passa insomma attraverso l'istituzione di due sottozone (Isera, che è un po' la capitale del Marzemino, e che il 22 settembre ha in calendario il "premio per il miglior vigneto di Marzemino, e Ziresi), dell'indicazione della vigna o del vigneto (per particolari selezioni ed annate, con ulteriori diminuzioni della produzione) e, soprattutto, attraverso minori rese per ettaro. Nel programma, anche la reintroduzione dei controlli di tipo agronomico in tutte le superfici coltivate (e non più a campione) al fine di verificare il rispetto delle quantità ad ettaro dei viticoltori e le caratteristiche principali del prodotto raccolto (le verifiche saranno poi realizzate dall'Istituto di San Michele all'Adige). Il Consorzio ha quindi proposto come nuova sede: sarà la Casa del Vino di Isera, un luogo che sta facendo molto per un'ottima promozione del Marzemino, chiaramente in abbinamento con i piatti tipici del Trentino, in un ambiente affascinante nel centro storico della piccola ma elegante Isera.
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