Siamo secondi dietro ai nostri cugini francesi: è questo l’ordine nella classifica delle presenze al “Vinexpo 2001- International Wine and Spirits Exhibition”, in programma a Bordeaux dal 17 al 21 giugno. L’Italia si presenta all’importante appuntamento internazionale del mondo enologico, che si svolge ogni due anni nella terra degli chateaux, con la partecipazione più consistente dopo quella della Francia: 300 espositori a rappresentare sedici delle venti regioni e il patrimonio enologico delle Doc e Docg italiane. I dati 2000 sull’export dei vini, secondo l’Istituto per il Commercio Estero, rivelano “l’orientamento dei produttori del nostro Paese verso la commercializzazione di prodotti selezionati di qualità a più alto valore aggiunto. Le cifre, infatti, mostrano una flessione dei volumi d’esportazione (- 6,9%) in concomitanza, però, con un aumento del valore monetario (+4%). Le bottiglie di vino doc e docg, nella fascia tra i 13 gradi e i 15 gradi, piacciono moltissimo agli americani, ma in particolar modo ai tedeschi che fanno impennare l’aumento percentuale del valore d’esportazione a + 28%. Cala il consumo dei vini italiani presso i francesi, che invece gradiscono moltissimo le nostre bollicine per una crescita, in volume, della domanda di Spumanti e d’altri vini frizzanti davvero consistente (+30,6%). Il nostro vicino d’Oltralpe è ancora il principale produttore estero da cui noi acquistiamo vino”. Al “Vinexpo 2001”, evento al quale possono prendere parte soltanto gli operatori, si potrà apprezzare la qualità della produzione vinicola italiana negli spazi “degustazione” e “ristorante”, dove si potranno approfondire il legame con la gastronomia attraverso l’abbinamento dei vini alle ricette tradizionali.
Silvia Airoldi
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