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Tutti pazzi per la passerella di Christo. Ma anche la terraferma è in fermento: come l’opera che unisce il Lago d’Iseo al terroir delle bollicine la Franciacorta mette insieme le forze in un Festival di territorio di altissimo livello per promuoversi

Italia
Tutti pazzi per Christo sul Lago d’Iseo, ma anche la terraferma è in fermento: con il Festival di Franciacorta

Un milione di persone, in 16 giorni. In tanti, secondo le stime, sono attesi sul Lago d’Iseo per provare l’esperienza di camminare sulle acque percorrendo “The Floating Piers”, la passerella galleggiante giallo cangiante dell’artista bulgaro-americano Christo, e già nuova opera di Land Art da ricordare. E mentre si discute se di opera d’arte o di architettura si tratti, in 100.000 l’hanno già attraversata nel weekend del vernissage e il “Financial Times” segnala il Lago d’Iseo tra le mete 2016 (il giro del mondo lo ha già fatto sulle pagine di tutti i più importanti quotidiani, ndr). Ma anche la terraferma è in fermento: fino al 3 luglio, quando l’opera che unisce Monte Isola a Sulzano sarà montata, anche la Franciacorta, uno dei più importanti terroir della spumantistica italiana, ha deciso di unirsi, mettendo insieme le sue forze per promuovere le sue celebri bollicine con un “Festival” di territorio, con eventi di altissimo livello, per ben due settimane (www.franciacorta.net/it/festival/), in cui il vino si unisce all’arte, alla musica e, ovviamente, all’alta cucina.
Una volta tornati con i piedi per terra, i visitatori di “The Floating Piers” possono avere un “assaggio” di Franciacorta al wine bar lungo Lago a Sulzano, prima di raggiungere Cà del Bosco, tra le griffe più famose - pioniera nell’ospitare una Collezione d’Arte Contemporanea in cantina - che ha pensato ad una cocktail dinner per ammirare l’opera di Christo (21 giugno; www.cadelbosco.com). I grandi Franciacorta millesimati di Villa, la cantina di Roberta Bianchi e Paolo Pizziol, saranno invece in degustazione verticale (2010-1999) con il Miglior Sommelier d’Italia 2015 Andrea Galanti, accompagnati dalla cucina stellata dello chef Stefano Cerveni e i piatti del Ristorante Nò-Do (22 giugno; www.villafranciacorta.it). E se Castello Bonomi di Paladin apre le porte del suo “Château” e delle sue affascinanti pupitres di legno, simbolo della grande tradizione del territorio, in compagnia dello chef de cave (www.castellobonomi.it), Corteaura apre le porte per la prima volta per far assaggiare al grande pubblico i suoi Franciacorta (www.corteaura.com) e la maison Bellavista celebra ad Erbusco il 30 giugno le sue prestigiose bollicine con l’artista Al Di Meola, in Note di Franciacorta,
dove la magia della musica e la poesia del vino s’incontrano dando vita ad un’esperienza sensoriale unica. Dalla passerella di Christo al red carpet della Guido Berlucchi, in questi giorni in Franciacorta arriveranno anche il Premio Oscar Nicola Piovani, in concerto a Palazzo Lana Berlucchi per l’evento “Note di Franciacorta” (23 giugno), Vittorio Fusari, lo chef filosofo della cucina franciacortina (25 giugno), e Massimo Bottura, lo chef tristellato dell’Osteria Francescana di Modena, fresco di consacrazione come n. 1 al mondo della “The World’s 50 Best Restaurants 2016” (1 luglio; www.berlucchi.it).
Le giornate clou di questo Festival d’Estate Franciacorta, promosso dalla Strada del Franciacorta, sono il 25 giugno, con un grande evento diffuso tra le cantine che organizzeranno micro eventi a tema, visite guidate e degustazioni, ristoranti e agriturismi che proporranno menu dedicati, aziende di prodotti tipici e distillerie aperte al pubblico. Il 26 giugno, ci si sposta Palazzo Monti della Corte di Nigoline di Corte Franca, tra le più suggestive dimore nobiliari, il cui Parco ospiterà street food d’autore, con i più famosi chef del territorio ma non solo, da Vittorio Fusari a Fabrizio Albini, da Fabio Abbattista a Lorenzo Cogo, e un banco d’assaggio con oltre 60 cantine ed i loro prestigiosi Franciacorta.

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