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RICERCA E MECENATISMO

UC Davis, 4 milioni di euro da un filantropo anonimo per finanziare la viticoltura di domani

Il Dipartimento di Viticoltura ed Enologia dell’ateneo (che punta ai 2 miliardi di dollari di donazioni private) è tra i più prestigiosi al mondo
CALIFORNIA, RICERCA, UNIVERSITÀ DI DAVIS, Mondo
La sperimentazione alla UC Davis

Di fronte alle sfide poste dai cambiamenti climatici, che comportano estati sempre più siccitose e temperature medie sempre più elevate, la viticoltura ha una sola strada da battere: quella della ricerca. Che passa sia per il vigneto e per l’esperienza pratica, che, per le maggiori Università del mondo. A partire dalla UC Davies, l’Università della California che vanta un Dipartimento di Viticoltura ed Enologia tra i più prestigiosi al mondo, dove lo studio sulle varietà resistenti è assolutamente all’avanguardia, così come sui modelli predittivi climatici e sui sensori per la gestione della vigna da remoto, senza dimenticare la ricerca sulle tecnologie per la cattura del carbonio e per la riduzione dell’utilizzo di acqua, fondamentali per la sostenibilità della filiera produttiva del vino di domani, come raccontano le partnership con il Robert Mondavi Institute for Wine & Food Science ed il Jess S. Jackson Sustainable Winery Building.
Ricerche all’avanguardia, sostenute, come tutte le attività dell’ateneo, dai privati, che, per la raccolta fondi “Expect Greater: From UC Davis, For the World”, fino ad oggi, hanno contribuito con 1,68 miliardi di dollari di donazioni, su un obiettivo finale di 2 miliardi di dollari. L’ultima donazione, arrivata da un anonimo filantropo, di 4 milioni di dollari, è destinata proprio al Dipartimento di Viticoltura ed Enologia, e finanzierà progetti innovativi che svilupperanno strumenti analitici, tecnologie, tecniche avanzate e attrezzature.
“Ci auguriamo che la maggior parte di questa somma vada a sostenere l’istruzione degli studenti laureati”, ha commentato David Block, professore e presidente del Dipartimento di Viticoltura ed Enologia. “Siamo molto grati a questo donatore per aver condiviso e supportato la nostra visione e per aver permesso ai nostri studenti, che sono già molto richiesti, di lasciare l’UC Davis con gli strumenti adeguati a risolvere i problemi del vigneto in modo creativo”. Non è un caso, in questo senso, che l’85% delle aziende del vino Usa impieghino almeno un ex allievo della UC Davis. “Questa generosità aiuterà a sostenere i nostri obiettivi per integrare meglio l’innovazione e la tecnologia al servizio dell’insegnamento e della ricerca”, ha aggiunto Helene Dillard, preside del College of Agricultural & Environmental Sciences.

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