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CRESCITA ESPONENZIALE

Uk, il vino fa sul serio: ecco il Manifesto per la Crescita e il Rapporto sugli enonauti by WineGb

Visite aumentate del 55% con 1,5 milioni di visitatori nel 2023. Chiesti interventi mirati al Governo, in futuro stimati 16 milioni di turisti
REGNO UNITO, UK, vino, WineGb, Mondo
Il Regno Unito si afferma sempre di più come paese produttore di vino (ph: @Wine_GB)

Il vino in Gran Bretagna fa sul serio. Pur non avendo una tradizione enologica, il Regno Unito sta vivendo una crescita impetuosa, dettata anche dai cambiamenti climatici che rendono le estati più calde e che permettono ai vigneti di sopravvivere anche a latitudini più alte. La geografia della viticoltura sta cambiando in tutto il mondo e chi può cerca di approfittarne. Così WineGb, l’associazione nazionale per l’industria vinicola inglese e gallese che abbraccia oltre 450 produttori, per un settore che conta complessivamente 3,928 ettari di vigna al 2023 (+74% in 5 anni, e con la prospettiva di raddoppiare da qui al 2032), quasi tutti in Inghilterra (soprattutto nel Kent, nel Sussex e nello Hampshire), con 209 cantine e 943 appezzamenti di vigneto) ha, recentemente, lanciato le due direttrici per il futuro del settore: il Manifesto per la Crescita e il Rapporto sul Turismo del Vino 2024.
Il 14 giugno, per le elezioni generali che si terranno nel Regno Unito il prossimo 4 luglio, è stato pubblicato il primo documento con cui WineGb ha identificato le tre aree principali su cui il prossimo Governo dovrà intervenire: l’equo mercato, la tutela dell’ambiente e il valore del marchio britannico.
D’altra parte l’industria del vino inglese e gallese è il settore agricolo in più rapida crescita del Paese, con una vendemmia record registrata nel 2023 con oltre 20 milioni di bottiglie prodotte, soprattutto per quanto riguarda le bollicine. Le stime prevedono, inoltre, entro il 2032, un aumento delle colture dell’84%. In molti stanno investendo nel mercato Uk: uno dei primi è stato il marchio storico dello Champagne, Tattinger, poi è stata la volta anche di Jackson Family Wines, tra i più importanti gruppi del vino al mondo che dalla California ha messo radici in tutto il mondo, e che adesso è diventato anche un membro di rilievo iscrivendosi a WineGb.
“La dichiarazione di fiducia di Jackson Family Wines che investe nel Regno Unito e si unisce a WineGb dimostra - ha commentato il Ceo di WineGb, Nicola Bates - l’enorme opportunità che abbiamo e l’attenzione in tutto il mondo per il valore delle nostre tenute vinicole. Il settore sta crescendo e i nostri produttori stanno investendo. Ci aspettiamo che il prossimo Governo contribuisca ad accelerare la crescita dell’industria”. E sempre per aumentare lo sviluppo del mercato, la WineGb ha nominato Talya Robertson come nuova responsabile delle relazioni industriali. Con dieci anni di esperienza nel settore del vino legato al marketing, a lei e al suo staff è stato affidato il compito di cercare finanziamenti, trovare nuovi soci, ideare campagne pubblicitarie e indirizzare le vendite.
Ma, oltre al commercio, il mercato del vino abbraccia anche l’enoturismo e i produttori di WineGb intendono puntarci. L’associazione ha pubblicato il 19 giugno il suo primo Rapporto completo sul Turismo legato al vino 2024, rilevando che le visite in due anni sono aumentate del 55%. I vigneti coinvolti sono 300 con 1,5 milioni di visitatori nel 2023, con l’enoturismo che rappresenta un quarto dell’indotto totale. Con le giuste politiche, secondo VisitBritain, il numero degli enonauti potrebbe arrivare nei prossimi anni fino a 16 milioni.
WineGb intende cavalcare la tendenza e nel documento chiede al prossimo Governo sette interventi mirati: l’introduzione di un regime fiscale più equo, finanziamenti per la promozione turistica, agevolazioni per i visitatori stranieri, maggiore pianificazione, miglior cooperazione tra settore e governance, sostegno agli investimenti in infrastrutture e anche una rivisitazione della segnaletica stradale per indicare vigneti e cantine. A sua volta, l’associazione dei produttori intende sostenere l’enoturismo: le parole chiave sono formazione, comunicazione, rappresentanza ed educazione. Ad agosto, infine, sarà pubblicata la Guida al Turismo del Vino nel Regno Unito
“Con il Manifesto della Crescita abbiamo identificato - ha detto il ceo WineGb, Nicola Bates - le politiche da adottare e con il Rapporto sull’Enoturismo sottolineano, invece, l’importanza di quest’ultimo. il nostro è un appello al Governo ed ai 16 milioni di potenziali visitatori a cui vogliamo dire: venite, provate e comprate”.

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