Non per tutti il momento della sveglia mattutina è il peggiore della giornata. Soprattutto per i giovani l’inizio della giornata, e quindi il lavoro da affrontare, è indice di felicità. in particolar modo per la fascia di età tra i 18 e i 24 anni. Lavoro uguale stress non è più un’equazione automatica. Anche se, ovviamente, c’è impiego e impiego. e ognuno di noi ha un carattere diverso.
Ma quali caratteristiche dovrebbe avere un lavoro (e cosa dovrebbe offrire un’azienda) per dirsi “ideale”? Intanto condizioni economiche eque e ambiente positivo (una priorità per quasi cinque lavoratori su dieci), un buon work-life balance (citato dal 44% degli intervistati), oltre alla stabilità contrattuale (37%) e alla buona reputazione dell’azienda (31%). Lo stipendio alto è importante ma non è l’unico requisito cercato. È la fotografia scattata dallo studio “Italiani e Lavoro: Cosa cerchiamo da un’azienda? Molto più di un semplice lavoro”, realizzata da AstraRicerche per Heineken Italia , su un campione di oltre 1.000 lavoratori di età compresa tra i 18 e i 65 anni. Heineken ha voluto fare luce su come si sono evolute le esigenze delle persone negli ultimi anni allo scopo di capire quali fossero le aspettative dei lavoratori.
Il 2020 è stato l’“anno zero” che ha portato gli italiani a diverse valutazioni, anche sul fronte del lavoro. C’è chi ha cambiato occupazione o ha provato a farlo (poco meno di 4 italiani su 10 per l’esattezza) soprattutto per cercare una migliore retribuzione (41.4%). Un fenomeno globale conosciuto negli Stati Uniti come “Great Resignation”, che nel 2022 in Italia ha visto coinvolte 2.198.000 persone (+13,8% sul 2021). Eppure, nel 2023, le prime ricerche confermano che non tutti sono stati soddisfatti dal cambiamento: il 41% di chi ha cambiato lavoro si è già pentito. Ma, allora, cosa cercano davvero i lavoratori e cosa si aspettano dall’azienda per cui lavorano? Lo studio AstraRicerche - Heineken Italia ha individuato le cinque caratteristiche fondamentali per il lavoro perfetto: quasi la metà degli italiani (46%) vorrebbe delle condizioni economiche adeguate e un buon ambiente di lavoro, dove si respira un clima sereno tra i colleghi e coi superiori. Seguono un buon bilanciamento tra vita privata e professionale (44%) e la stabilità contrattuale (37%). Ma non solo. Attenzione anche alla reputazione dell’azienda (31%), data principalmente dall’impegno nella sostenibilità (39%) e dall’attenzione alle tematiche legate alla Diversity, Equity & Inclusion (37%) .
Secondo lo studio, oggi la maggior parte degli italiani (3 su 4) apprezza il proprio luogo di lavoro e i motivi sono principalmente legati al benessere: al 50% piace soprattutto l’ambiente, mentre il 46.3% il work-life balance. Il welfare è ormai così importante per i lavoratori da spingerne più di uno su due a dirsi pronto a rinunciare a una parte dello stipendio per ottenere maggiori vantaggi nella sfera personale (dato particolarmente rilevante tra i 18-44enni). Per cosa? Soprattutto per la flessibilità di orario (44.6%) e per quella sui permessi e sui cambi di orario (40.7%) ma anche per la possibilità di lavorare per obiettivi senza vincoli di orari (33.0%).
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