La grappa italiana come alfiere del bere made in Italy nei bicchieri russi già colmi di vodka: ecco la “mission impossibile” di Sandro Bottega, patron dell’omonima distilleria di Treviso, tra i nomi più conosciuti della grappa. “Un mercato dalle grandi potenzialità - spiega - anche per la secolare cultura dell’alcol e la disponibilità a spendere per la buona tavola”. Ma la concorrenza è dura: non solo la vodka nazionale che si trova da meno di 2 euro a bottiglia, ma anche i tanti superalcolici stranieri che conquistano i palati all’ombra del Cremlino. “Ma io vorrei che la grappa vincesse la sfida come digestivo - dice Bottega - e che si insegnasse in Russia la cultura del bere bene, a partire dal vino”.
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