Un prezioso distillato di 200 ricette di 32 Paesi dei cinque continenti raccolte in 15 anni di viaggi e reportages: è “Nuvole di drago & Granelli di cous cous” il nuovo libro di Vittorio Castellani (Chef Kumalé) edito da Vallardi Editore (info: www.vallardi.it).
Negli ultimi anni, l’Italia è molto cambiata, si è trasformata in un paese cosmopolita dove è finalmente possibile gustare i piatti della nostra ricca tradizione regionale alternandoli e integrandoli con quelli della cucina giapponese, indiana, araba, messicana, piatti proposti dai numerosi ristoranti di cucina esotica presenti nelle nostre città. Polenta e cous cous possono andare orgogliosamente a braccetto!
“Quelle che ho raccolto in questo libro - racconta Castellani - sono ricette piene di suggerimenti preziosi, fissati nel cuore e nella memoria, talvolta appuntati su fogliettini, volanti, mai rubati o estorti ma svelati e narrati da cuoche amiche complici, semplici massaie migranti o grandi chef. Ciò che ho imparato con passione e grande curiosità, e che riverso in queste pagine, l’ho appreso in una food immersion a 360° dall’anziana donna di un villaggio nel cuore dell’Etiopia o dallo stellato Michelin dei ristoranti più esclusivi di Tokyo. Che differenza fa? Non intendo con questo sminuire ciò che ho appreso in alcune tra le più importanti scuole del mondo o frequentando, in occasione dei miei frequenti reportage, brevi coking classes da Nooror Somany del Blue Elephant di Bangkok o da Darina Allen della Ballymaloe Cookery School in Irlanda; ma non posso neppure negare - continua lo chef - che la zuppa di harira più buona l’ho imparata dalla signora Zoubida, una semplice dadà marocchina di Porta Palazzo, il mercato touscouleurs di Torino”.
“Anche se oggi è possibile viaggiare low cost intorno al pianeta, non è più indispensabile volare lontano per gustare al meglio le diverse cucine del mondo. Grazie alla maggior facilità di trovare nelle nostre città ingredienti esotici, importati freschi o coltivati nelle nostre campagne, - conclude - possiamo cucinare ottimi piatti, in grado di conservare i sapori originali”.
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