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CIBO PER LA MENTE

Una casa comune per arte e gastronomia: al Mart di Rovereto la ristorazione stellata di Alfio Ghezzi

Mondi lontani, che condividono una storia comune: sarà il primo polo museale italiano a vantare una ristorazione stellata

Mondi lontani, che condividono una storia comune e parlano, tra di loro, la stessa lingua, quella della creatività: arte e gastronomia hanno, finalmente, una casa comune, dove dialogare quotidianamente e “cibarsi” l’uno dell’altro. Il Mart - Museo di Arte Contemporanea di Rovereto sarà il primo polo museale italiano a vantare una ristorazione stellata: nato nel 1991 per raccogliere l’arte del grande futurista trentino Fortunato Depero, e progettato dall’architetto ticinese Mario Botta, che ha disegnato anche le forme di Petra, la cantina della Val di Cornia del Gruppo Terra Moretti, dal 22 ottobre cambierà il nome della Caffetteria del Mart in “Alfio Ghezzi”, e sarà gestita dall’ex chef della Locanda Margon di Ravina, il ristorante due stelle Michelin della griffe del Trentodoc Ferrari che ha guidato dal 2010.
Il concept sarà semplice, così come la proposta, ma non banale, perché frutto di scelte ragionate, responsabili: I tavoli non avranno la tovaglia, i piatti serviti saranno semplici sia nella composizione che nell’impiattamento, non mancherà mai un piatto conviviale da mettere in centrotavola e lo chef vivrà non sola la cucina, ma anche la sala, dove farà la sua apparizione per servire gli ospiti. I prodotti proverranno dalla filiera corta e celebreranno quella che Ghezzi ha definito “nuova italianità”. Alla base l’idea di creare una profonda interazione con gli ospiti e la possibilità, attraverso un percorso itinerante, di assaporare le varie portate, ognuna servita secondo precise modalità, in specifiche zone del ristorante: dalla lounge, dove sarà servito l’aperitivo, alla zona bistrot, dove si potranno gustare la prima colazione e il pranzo, fino alla zona gourmet, riservata all’esperienza serale.

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