UNA CERTIFICAZIONE PER I VINI SOSTENIBILI: LO CHIEDE MARIO GUIDI, PRESIDENTE DI CONFAGRICOLTURA CHE PROMUOVE “ECOCLOUD”, PROGETTO CON 70 AZIENDE E IL MINISTERO DELL’AGRICOLTURA. “LA SOSTENIBILITÀ È ANCHE BUSINESS, E UN VALORE AGGIUNTO NELL’EXPORT”

Una certificazione per i vini a produzione sostenibile. E’ quanto chiede il presidente di Confagricoltura Mario Guidi presentando al Vinitaly il progetto “Ecocloud” a cui aderiscono circa 70 aziende vinicole associate all’organizzazione che a Verona propongono, tra l’altro, eco-degustazioni. Obiettivo del progetto in collaborazione col Ministero delle Politiche Agricole, “è dare sistema a questa idea di sostenibilità produttiva, ovvero essere competitivi nel produrre agroalimentare rispettando l’ambiente. Anche per aiutare il consumatore a scegliere tra vini naturali, veri, biologici, biodanimici, a basso impatto” ha precisato Guidi.

“La sostenibilità - secondo Guidi - è una scelta etica che guarda al futuro ed è coerente con i temi di Expo 2015. Ma è anche business. Non a caso sono stati proprio gli agenti di vendita del vino a segnalare che il rispetto dell’ambiente è un valore aggiunto molto apprezzato nel nostro export. Si tratta inoltre di un tema orizzontale, che valorizza lo sforzo delle aziende che puntano sul risparmio idrico, che abbassano le emissioni di CO2 e riducono l’uso di fitofarmaci. Una sostenibilità che arriva ad essere coerente anche rispetto alla nostra apertura sugli Ogm quando sono buoni, cioè quando ad esempio riducono le tossine cancerogene del mais. Sta all’uomo - conclude Guidi - scegliere i migliori risultati della ricerca per un futuro sostenibile che risponda alla crescita della popolazione mondiale, salvaguardano le risorse naturali”.