Se oggi il Barolo è uno dei più importanti vini del mondo, è grazie a tanti protagonisti, tante cantine che, soprattutto negli ultimi 60 anni, ne hanno fatto uno dei nettari più preziosi (e con esso le sue vigne) d’Italia. Ma ogni storia ha un inizio, e qualcuno che ne segna una svolta decisiva. Che, in questo caso, porta il nome della Marchesa Giulia Colbert Falletti di Barolo, che, nelle sue tenute, creò il Barolo “moderno” e mandò 325 botti di vino a Casa Savoia agli inizi dell’Ottocento. Un personaggio storico di grande spessore, importantissima anche nel tracciare un ponte tra Chiesa e società civile, seguendo il suo motto di “fare bene il bene”, e che viva ancora in uno dei suoi retaggi più tangibili, la cantina “Marchesi di Barolo. Antiche Cantine in Barolo”, guidata da anni dalla famiglia Abbona, con Anna ed Ernesto Abbona al timone, insieme ai figli Valentina e Davide. Ed ora, però, la “Marchesa di Barolo” stabilirà un altro primato: avrà il primo monumento dedicato ad una donna della storia torinese (una scultura che sarà inaugurata sabato 17 gennaio 2026), che ricorderà il suo impegno per le donne carcerate. L’iniziativa di Opera Barolo è patrocinata dalla Città di Torino e realizzata con il fondamentale sostegno della famiglia Abbona.
“L’Opera Barolo - spiega una nota - ha proposto la realizzazione di un monumento dedicato alla sua fondatrice: realizzata in bronzo dallo scultore Gabriele Garbolino Rù, con la curatela di Enrico Zanellati, l’opera sarà collocata a Palazzo Falletti di Barolo”. Nella scultura, ideata e plasmata da Garbolino Rù, sono raffigurate due donne, la marchesa Giulia e una carcerata di cui lei si sta prendendo cura. L’inaugurazione dell’opera darà il via ad un lungo week-end di festa con iniziative culturali, spettacoli musicali, visite guidate a Palazzo Barolo, la seicentesca dimora nobiliare torinese dei Marchesi, con le sue opere d’arte e sale dove soggiornarono personaggi celebri del Risorgimento italiano, come Silvio Pellico, e che oggi ospita anche il Musli, Museo della Scuola e del Libro per l’infanzia. In quei giorni sarà, inoltre, visitabile il Distretto Sociale Barolo, complesso storico e oggi sede di diverse associazioni di volontariato che, quotidianamente, offrono servizi di assistenza e beni di prima necessità a persone e famiglie, molte delle quali povere, fragili e in condizioni vicine alla marginalità sociale. La tre giorni di festa, aperta con l’inaugurazione del monumento a Giulia di Barolo, si concluderà il 19 gennaio alla Chiesa di Santa Giulia con la tradizionale celebrazione eucaristica in suffragio della Marchesa, nel giorno in cui ricorre l’anniversario della sua morte, avvenuta nel 1864.
“Quando si orienta lo sguardo verso la straordinaria figura di Giulia e quella del marito Carlo Tancredi Falletti di Barolo emergono tanti tasselli, tra questi - osserva il curatore di Palazzo Barolo, Enrico Zanellati - la storia del vino Barolo, oggi celebre in tutto il mondo, nato proprio nelle antiche cantine che ancora oggi custodiscono e producono lo stesso prezioso patrimonio enologico. È proprio da questi celebri luoghi che arriva la principale linfa per la realizzazione del monumento. Da quasi un secolo la famiglia Abbona è proprietaria, a Barolo, delle storiche cantine un tempo appartenute ai Marchesi. Oggi, guidata da Ernesto e Anna, insieme ai figli Valentina e Davide, prosegue con la stessa passione che animò la Marchesa Giulia nella produzione del “re dei vini e vino dei re”, con il prestigioso marchio “Marchesi di Barolo”. Ed è con questo stesso spirito che la famiglia ha scelto di affiancare l’Opera Barolo, sostenendo economicamente il progetto”: si tratta di “un’iniziativa di alto valore storico e sociale per l’Opera Barolo, la fondazione creata dalla Marchesa Giulia, per la Città di Torino e per la nostra famiglia - spiegano Anna, Ernesto, Valentina e Davide Abbona - che, nel 1929, ne acquistò le antiche cantine in Barolo unendo, così, due storie di successo. La scultura, realizzata dall’artista Garbolino Rù, con il patrocinio della Città di Torino e dell’Opera Barolo, sarà inaugurata sabato 17 gennaio 2026 in Palazzo Falletti di Barolo, dove Giulia e suo marito Carlo Tancredi, al ritorno da Parigi, stabilirono la loro dimora e diedero avvio alle loro opere sociali. Quali contributori di questa affascinante iniziativa, la nostra famiglia sarà presente alla manifestazione per condividere e celebrare il grande lascito della Marchesa Giulia alla vitivinicultura di Barolo e delle Langhe; un’eredità viva che onoriamo ogni giorno nelle Antiche Cantine di Barolo, da lei fondate e divenute simbolo della sua visione e del suo impegno”.
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