Tra i grandi gruppi bancari, mancava solo UniCredit all’appello degli istituti schierati al fianco delle cantine italiane, che stanno ancora affrontando le conseguenze della pandemia, attraverso lo strumento del pegno rotativo: UniCredit ha, infatti, siglato una partnership con Federdoc e Valoritalia, società leader nelle attività di controllo effettuate su autorizzazione del Ministero delle Politiche Agricole sui vini Doc, Docg e Igt, con l’obiettivo di favorire l’accesso al credito per le aziende vitivinicole, con una soluzione ad hoc finalizzata a trasformare il vino che riposa in cantina in liquidità finanziaria per le imprese (qui gli altri accordi tra territori e banche).
Grazie alla partnership siglata oggi, Unicredit mette a disposizione delle aziende appartenenti al settore nuovi finanziamenti garantiti dal pegno rotativo su prodotti vitivinicoli Dop e Igp. Si tratta di una soluzione di finanziamento innovativa, che consente di effettuare una valutazione puntuale delle scorte di vino in affinamento e di convertirle in garanzie utili per ottenere nuove linee di credito a breve e medio termine, o per l’emissione di minibond che la banca si impegna a sottoscrivere anche tramite la forma dei Basket Bond di Filiera (portafoglio di minibond emessi contestualmente da diverse società appartenenti al medesimo settore produttivo).
Duplice il vantaggio per i produttori: potranno infatti incassare subito il credito in base ai valori di mercato del vino Dop e Igp in giacenza e stoccare il vino nel rispetto del processo di invecchiamento, mantenendo altresì inalterata la disponibilità ed il valore del prodotto custodito in cantina che diventerà commercializzabile a 12, 18, 24 mesi o addirittura a distanza di molti più anni, come avviene per i vini più pregiati.
L’iniziativa si affianca al primo “Basket Bond di filiera”, il programma da 200 milioni di euro che Cassa Depositi e Prestiti e UniCredit hanno lanciato nelle scorse settimane per finanziare i piani di sviluppo delle imprese appartenenti alle filiere strategiche dell’economia italiana, con prima tranche per il settore vitivinicolo.
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