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22 APRILE - 1 MAGGIO

Usa, ancora riflettori accesi sul vino italiano: Belpaese protagonista al “Grand Tour” di WS

Tanti i grandi nomi dell’Italia selezionati per il tour che toccherà “capitali” come Chicago, Las Vegas e Washington Dc
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Chicago, Las Vegas e Washington Dc ne il Grand Tour di Wine Spectator, con tanta Italia

Ora come non mai, l’Italia del vino ha bisogno di essere presente e protagonista negli Stati Uniti, suo primo mercato straniero, che vive la paura dei possibili nuovi dazi sul vino europeo, che potrebbero colpire anche il Belpaese. Che, pur essendosi salvato dal primo round che ha visto colpire, con tariffe al 25%, i vini di Francia, Spagna e non solo, ha risentito del clima negativo, con un calo, solo a dicembre 2019, del -7% in valore sullo stesso periodo 2018, con un -12% sui vini fermi, chiudendo comunque l’anno, nel complesso, in positivo, in crescita del +4,2% a 1,75 miliardi di euro (dati dell’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor). E, così, diventano fondamentali tutte le occasioni di promozione sul mercato degli States, per mantenere e rafforzare questo trend di crescita, nel 2020, nella migliore delle ipotesi, o per contrastare il più possibile l’impatto, estremamente negativo, che nuovi dazi potrebbero avere. Tra gli eventi, uno dei più importanti, poiché firmato dalla rivista enoica più letta in Usa, è il “Grand Tour 2020” di Wine Spectator, che toccherà città fondamentali per l’economia e per la politica americana, come Chicago il 22 aprile, Las Vegas il 25 aprile e Washington Dc il 1 maggio. Ed a testimonianza di una voglia di bere italiano che non conosce crisi, in America, tantissime, come sempre, sono lo cantine italiane selezionate dal magazine americano di Marvin Shanken, con tanti dei nomi più importanti dell’Italia del vino, dal Piemonte alla Sicilia. Con una grande “nazionale” del vino, che ha per “convocati nomi come Aldo Conterno, Allegrini, Altesino, Antinori, Bastianich, Bindi Sergardi, Boscarelli, Brancaia, Cà del Bosco, Caiarossa, Caparzo, Carpineto, Casanova di Neri, Castellare di Castellina, Castello Banfi, Castello di Albola, Castello di Monsanto, Castello di Volpaia, Ceretto, Ciacci Piccolomini d’Aragona, Damilano, Elena Walch, Fattoria dei Barbi, Fèlsina, Ferrari, Feudi di San Gregorio, Fontodi, Fuligni, Giovanni Rosso, Jermann, La Gerla, Lamole di Lamole, Livio Felluga, Marchesi de’ Frescobaldi, Marchesi di Barolo, Marco Felluga, Masciarelli, Masi, Mastroberardino, Mazzei, Michele Chiarlo, Nino Negri (Gruppo Italiano Vini), Paolo Scavino, Pasqua, Pio Cesare, Planeta, Ratti, Rocca delle Macìe, San Felice, Siro Pacenti, Tenuta di Biserno, Tenuta San Guido, Tenuta Sette Ponti, Tolaini, Val di Suga, Valdicava, Vietti e Zenato. Nomi importanti, chiamati a rinnovare il racconto del vino italiano in Usa, ed a mantenere accesa la passione degli americani per il vino made in Italy.

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