Dopo le lacrime il sorriso: uno studio della Mintel, agenzia di ricerche di mercato d’oltreoceano, ha messo in evidenza come le vendite di vino in Usa siano in decisa ripresa rispetto al crollo del 2008 dovuto alla crisi dell’economia ripercossasi sul mercato internazionale. Il 2009 ha visto una crescita del 2,1% sul 2008, per un fatturato complessivo di 27,6 miliardi di dollari contro i 27 miliardi del 2008. L’annus horribilis e la debolezza del dollaro hanno provocato un vero e proprio esodo dei consumatori dai prodotti di lusso, tra i quali i vini pregiati: crollo di vendite di annate pregiate e champagne nei bar e nei ristoranti, con conseguente virata in direzione di vini di fascia inferiore - come quelli in cartone - che occupano i tre quarti del mercato. Ma Chris Adams, ad di Sherry-Lehmann Wine & Spirits, il maggior distributore di New York, è fiducioso per il 2010: la crescita del 21% del suo fatturato nell’autunno 2009 sul 2008, indica, secondo lui, il ritorno ad un pieno regime nell’anno a venire.
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