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VENDEMMIA 2000: SPIGOLANDO NELLA RELAZIONE ASSOENOLOGI ... REGIONE PER REGIONE

Poco (solo 52 milioni di ettolitri) ma più che buono, complessivamente, il vino della vendemmia 2000. E facendo un’analisi, regione per regione, secondo i dati diffusi dall’Associazione Enologi Enotecnici Italiani, la sintetica conclusione può essere che “i livelli qualitativi sono complessivamente interessanti, anche se presentano una certa eterogeneità”. In Piemonte, “i vini rossi sono ricchi di colore, di corpo e di contenuto polifenolico; per il mercato delle uve, non ci sono state oscillazioni di rilievo rispetto al ’99”. In Lombardia, “bene la Franciacorta, ma ai massimi livelli sono le uve rosse che esprimono un’ottima armonia incorniciata da un’eccellente struttura”. Per il Trentino Alto Adige, “è stata a memoria d’uomo la vendemmia più anticipata, ma le uve erano sane e giustamente mature, senza peraltro alterare l’equilibrio zuccheri/acidi; le contrattazioni sono in crescita del 5-10% sul ‘99 per il Pinot grigio, Muller Thurgau e Spumante”. In Veneto, “la qualità è tra il buono e l’ottimo, con diverse punte di eccellenza, e le quotazioni sostanzialmente stabili. In Friuli Venezia Giulia, “le maggiori punte qualitative sono rappresentate da pinot grigio, chardonnay, sauvignon per i bianchi e da Merlot e Cabernet franc per i rossi; in collina primeggiano il Tocai, Ribolla Gialla, Merlot e Refosco”. In Toscana, “la qualità è ottima un po’ dovunque; la quantità inferiore di oltre il 10% sul ’99, con gradazioni alcoliche superiori ma con resa uva/vino inferiore; lievitazione dei prezzi che raggiunge il 20% per alcune docg richieste dal mercato ed il 10% per le Igt”. Nelle Marche, “massimo livello per i rossi e leggermente inferiori i bianchi (Verdicchio)”. Per il Lazio, “è stata complessivamente la migliore vendemmia a memoria d’uomo”. In Abruzzo, “i vini rossi manifestano un esaltante intensità di colorante ed una notevole struttura; le contrattazione mettono in luce un incremento del 5% per i rossi da tavola”. In Campania, “i vini bianchi risultano ben strutturati e dotati di un buon corredo di aromi primari ed i rossi manifestano ottime prerogative per grandi vini da invecchiamento”. In Puglia, “ottima caratterizzazione aromatica per i bianchi, mentre i rossi manifestano ottima intensità di colore, interessante struttura ed armonia”. In Sicilia, “la qualità globale è più che buona, con diverse punte di ottimo ed alcune di eccellente per i rossi; le contrattazioni fanno registrare un decremento generalizzato dei prezzi (addirittura, in alcuni casi, il -15% rispetto al ‘99)”.

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