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VINO E TERRITORI

Vendemmia 2024, ecco i primi grappoli. A dare il via alla raccolta è Settesoli, in Sicilia

Si parte con il Pinot Grigio e con le altre varietà precoci, per un viaggio tra i filari d’Italia che inizia in estate e finisce in autunno
SETTESOLI, SICILIA, VENDEMMIA, vino, Italia
Vendemmia 2024, ecco i primi grappoli: a dare il via alla raccolta è Settesoli, in Sicilia

Tra il Parco Archeologico più grande d’Europa, Selinunte, e la vigna più vicina al mare del mondo, a due passi, letteralmente, dalla Riserva Naturale della Foce del Fiume Belice, con i grappoli che guardano al Mediterraneo, è partita ufficialmente la vendemmia italiana 2024. È Settesoli, una delle cantine più importanti di Sicilia e d’Italia, cooperativa da 6.000 ettari di vigneto, a dare il via ad un viaggio tra i filari del Belpaese sempre più lungo a causa del cambiamento climatico, che inizia in estate con le varietà più precoci nei territori più caldi, e finisce in autunno, con le varietà più tardive ed i territori più freddi, emblema della varietà vitivinicola del Belpaese. Tra i filari di Settesoli, si è iniziato, intanto, con i primi grappoli di Pinot Grigio, e poi toccherà a Sauvignon Blanc, Moscato e Chardonnay, seguite dalle altre varietà.
“Nell’autunno 2023 e nell’inverno 2024, le precipitazioni sono state significativamente inferiori alla media stagionale, con soli 250 millimetri di pioggia sui consueti 500-600 millimetri. Le limitate riserve idriche nei vigneti - spiegano in Settesoli - combinate ad un’estate iniziata precocemente già a maggio con temperature elevate hanno accelerato tutte le fasi fenologiche della vite. Abbiamo osservato un germogliamento precoce con un anticipo di 10 giorni, seguito da una fioritura precorsa alla fine di aprile e da un’invaiatura altrettanto anticipata. Questi fattori hanno reso necessario anticipare la vendemmia di 12 giorni sugli anni precedenti. Il clima caldo mediterraneo ha tuttavia creato condizioni ostili allo sviluppo di malattie, con una totale assenza di oidio, peronospera e botrite e di conseguenza, le uve sono in uno stato eccellente e sano. Grazie all’escursione termica registrata fino a poche settimane fa, ci aspettiamo vini caratterizzati da una buona mineralità e acidità, qualità che ci permetteranno di mantenere l’alto standard dei nostri vini”.

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