La visita alla cantina rappresenta un plus del prodotto, ne deriva che l’attenzione alla qualità dell’accoglienza acquista una rilevante valenza strategica. Per questo, il Movimento Turismo del Vino, condotto dalla vignaiola friulana Ornella Venica, ha dato incarico alla professoressa Magda Antonioli Corigliano, docente di Economia del Turismo dell’Università Bocconi di Milano (che, in questi anni, è stata la vera “ideologa” dell’enoturismo in Italia), di studiare e realizzare una “carta dell’accoglienza” per le “sue” cantine.
“Partendo dall’assioma che la qualità o è globale o non è qualità, occorre determinare - ha spiegato a WineNews la professoressa Magda Antonioli Corigliano, docente di Economia del Turismo dell’Università Bocconi di Milano - quali sono le variabili della qualità di una visita alle cantine, perché questa diventi per l’enoturista una esperienza da ricordare e da raccontare agli altri, e per ognuna di esse individuare i corrispondenti parametri. Fra queste variabili certamente si collocano: il “sito” vigna o cantina, la capacità di trasmettere la cultura propria di ogni singolo vino nella sua simbiosi con il territorio, le modalità di interazione proprietario/turista, la gestione delle disfunzioni”. “Ma c’è un altro aspetto al quale va riservata una forte attenzione, se la qualità è in sostanza - continua Magda Antonioli Corigliano - una garanzia offerta all’enoturista, allora occorre individuare il soggetto che renda credibile all’occhio del turista del vino tale garanzia, evitando l’errore della autocertificazione. E’ su queste aree tematiche che si concentrerà la predisposizione della “carta dell’accoglienza”.
“Inoltre, affrontare questo tema - commenta l’autorevole docente di Economia del Turismo dell’Università Bocconi di Milano - significa anche mettere a punto un percorso finalizzato ad inserire la conoscenza e la valorizzazione del prodotto vino nel contesto di un segmento turistico, partendo dalla constatazione che questo richiede competenze e strategie aziendali che vanno al di là della sola promozione del prodotto, e questo perché il turista del vino manifesta attese ed esigenze che superano quelle proprie e tipiche di chi va esclusivamente alla ricerca del prodotto. Un esempio ? Acquistare una bottiglia in un negozio o in occasione di una visita ad una cantina, presenta sostanziali differenze: le stesse che esistono fra ascoltare un brano musicale da un cd o ascoltarlo in un concerto dal vivo”.
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