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Via all’obbligo del tappo a fungo e nuovi formati per le bottiglie: come cambia il vino Uk nel 2024

Con il nuovo anno entra anche il formato “pinta”: decisioni che vengono incontro ai produttori e al mercato che muta ma che non convincono tutti
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Cade l’obbligo del tappo a fungo per i produttori britannici nel mercato interno

Tappi e bottiglie, via alla rivoluzione in Uk: arrivano dalla Gran Bretagna le prime significative novità del 2024 per il mondo del vino. A partire dall’inizio dell’anno sarà possibile vendere il vino fermo e frizzante in bottiglie da 200 ml, 500 ml e 568 ml (il “format” quantitativo della famosa pinta di birra), una “new entry” che significa anche, per i produttori di spumante metodo tradizionale, che la fermentazione secondaria può avvenire in bottiglie dai formati più ridotti.
Come riporta The Drink Business, l’annuncio è stato fatto dal Ministero del Commercio e dell’Industria il 27 dicembre e, alla base della decisione, ci sarebbe quella di cogliere nuove opportunità e offrire una maggiore scelta ai produttori britannici per il mercato interno, aspetto quest’ultimo sottolineato da Nicola Bates, recentemente nominata nuovo Ceo di WineGb (il Wines of Great Britain, l’associazione nazionale per l’industria vinicola inglese e gallese che abbraccia oltre 450 produttori, ndr).
Il 2024 sarà quindi ricordato anche come l’anno in cui cadrà l’obbligo per gli spumanti britannici di utilizzare i tappi a fungo e le lamine, notizia già anticipata da WineNews, altro passo in direzione della modernità e di una vicinanza dichiarata ai produttori in un periodo dove i numeri del vino nel Regno Unito sono in crescita. Tuttavia la scelta dei formati delle bottiglie non sembra trovare tutti d’accordo: c’è, infatti, chi sostiene come l’incremento delle tipologie dei recipienti farà lievitare i costi per le aziende e inoltre la bottiglia formato “pinta” è un’idea che divide. Eppure c’è chi vede il futuro in una bottiglia di spumante da mezzo litro (in Europa è possibile produrne solo da 37,5 cl, 75 cl e multipli) e una novità che farà strada avvicinandosi ai gusti del consumatore contemporaneo.
Il Ministro Kevin Hollinrake non ha nascosto il proprio entusiasmo: “la nostra uscita dall'Unione Europea è stata voluta proprio per momenti come questo, in cui possiamo cogliere nuove opportunità e dare un vero impulso alle nostre grandi aziende vinicole britanniche, facendo crescere ulteriormente l'economia”. La parola, adesso e in futuro, passa al mercato.

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