Sapreste riconoscere, durante una degustazione alla cieca, un vino economico - sotto i 7 euro - da uno che costa tre volte tanto? Metà dei bevitori coinvolti dal sondaggio dello psicologo Richard Wiseman assolutamente no. La percentuale è superiore per i vini bianchi, il 53% degli intervistati ha riconosciuto senza indugi il vino costoso, ma scende addirittura al 47% per i vini rossi.
La ricerca, condotta nell’Edinburgh International Science Festival da Richard Wiesman, psicologo della Hertfordshire University, dimostra così come le possibilità che un bevitore riconosca un vino costoso da uno economico siano le stesse che si hanno lanciando una monetina.
“La gente non riusciva proprio a capire la differenza. Quando si sa già la risposta si ha l’illusione di avere ben chiara la differenza, ma durante una degustazione alla cieca viene fuori come metà delle persone semplicemente non sono in grado di farlo”, spiega il dottor Wiesman. I “bevitori” coinvolti nella ricerca, tutti presenti al Festival Internazionale della Scienza di Edimburgo, sono un campione rappresentativo della popolazione, piuttosto che degli eno-appassionati, ma è pur vero che il consumatore medio non è necessariamente anche un appassionato.
Ciò che ha sorpreso molto i ricercatori è il fatto che “i vino costosi fossero 3 volte più cari di quelli economici: normalmente quando un prodotto è così tanto più costoso, ci si aspetta di essere in grado di capire la differenza”. Nello specifico, i migliori risultati sono stati raggiunti con il Pinot Grigio, riconosciuto dal 59% degli intervistati, mentre i peggiori risultati li ha fatti segnare il Claret: solo il 39% del campione ha indicato quello giusto, nonostante la netta differenza di prezzo, 4 euro contro 18 euro.
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