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VINO & CULTURA: IL PATRIMONIO DELLA BIBLIOTECA INTERNAZIONALE “LA VIGNA” DI VICENZA

Italia
Quattro vignaioli nel Medioevo raffigurati in un prezioso documento

Quando si dice “galeotto fu il libro”. Per Demetrio Zaccaria, industriale vicentino, quel volume è il “Dictionary of Wines” di Frank Schoonmaker, acquistato negli Stati Uniti nel 1961 per un dollaro e mezzo. Comincia così, con la prima acquisizione, la passione per il mondo del vino che ha condotto l’illuminato manager veneto (scomparso da qualche anno) alla creazione della Biblioteca Internazionale “La Vigna” (con sede nel Palazzo Zaccaria, al n.3 di Contrà Porta S. Croce a Vicenza, sede anche dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino). Oggi negli scaffali sono raccolti circa 40.000 volumi, tra cui spiccano alcuni preziosi incunaboli, diverse Cinquecentine e edizioni del XVI, XVII e XVIII secolo: un patrimonio librario di grandissimo interesse e pregio che tocca tutti gli aspetti dell’agricoltura, con particolare attenzione alla viticoltura e all’enologia (stima 20%) e che per la ricchezza e specificità del materiale colloca la biblioteca tra le migliori del mondo. Il commendatore, oltre ad amare il mondo del vino, era curioso anche di api, di patate (un ortaggio - come spiegò in un’intervista - di cui pochi si interessano, ma che ha salvato l’Europa dalla fame), della “pianta più bella che c’è”, l’olivo, e di gastronomia. Durante i suoi viaggi, Demetrio Zaccaria ha scelto i libri, uno per uno, con passione e rigore scientifico, spinto dalla sete di conoscenza e dal desiderio di “sapere tutto”. Ha frequentato i congressi internazionali, gli ambienti universitari ed è diventato a Vicenza il punto di riferimento, grazie alla proverbiale memoria e alla collezione di testi, per tutti gli studiosi e gli appassionati del mondo enologico italiano ed estero.

Tra le tante opere preziose ha raccolto: ben 63 edizioni delle ottantadue note del “Bacco in Toscana” di Redi; il “Bacco in Friuli” di fine Settecento attribuibile a Giovan Battista Michel, una perla rara perché non compariva su alcun catalogo; un tomo del 1486 di Pietro De’ Crescenzi; numerosi poemi sull’agricoltura, una prerogativa tutta italiana; testi di autori essenziali nel panorama enologico come Andrea Bacci con il “De naturalis vinorum historia” del 1596-97, oltre ai rari volumi del secolo XVI quando pubblicare un libro era una manifestazione di coraggio.

La decisione di occuparsi della sua biblioteca è una scelta naturale che lo ha impegnato fino al desiderio di lasciare in eredità il suo patrimonio di cultura ad un pubblico più vasto aprendo le sale del suo Palazzo. Ha istituito il “Centro di Cultura e Civiltà Contadina” che si affianca alla Biblioteca Internazionale “La Vigna”, per conservare, gestire e incrementare la collezione esistente. Un consiglio scientifico svolge il ruolo di consulente per promuovere iniziative e studi che favoriscano il progresso dell’agricoltura, la diffusione e la conoscenza della cultura e della civiltà contadina, con un’attenzione speciale rivolta alla viticoltura e all’enologia. Le nuove acquisizioni interessano per l’aspetto tecnico, considerano il punto di vista del diritto o dell’economia, percorrono la storia, sono il frutto di ricerche di sociologia e antropologia: spaziano tutte le tematiche e provengono da varie nazioni (sono catalogati testi in russo, arabo, ecc.). Si selezionano tutti gli autori italiani che si occupano della vite e del vino e le pubblicazioni del settore edite negli altri paesi europei dove la cultura enoica è sviluppata, come Francia, Spagna, Inghilterra e Germania. Il gioiello acquistato più di recente è il “Fondo Caproni”: una biblioteca di agricoltura (circa cinquemila volumi), che Federico Caproni, uno dei fratelli fondatori delle Industrie Aeronautiche Caproni, aveva realizzato a partire dalla seconda guerra mondiale e che contiene volumi rari sulla storia agricola dal ‘500 all’800.

La Biblioteca Internazionale “La Vigna” ospita nelle sue sale anche una ricca emeroteca che raccoglie oltre 500 testate di periodici del settore (anche quelli che non sono più pubblicati), di edizione italiana e straniera, per consentire un’ampia panoramica sui differenti campi dell’agricoltura e garantire un continuo aggiornamento. Da qualche anno, l’istituto è collegato con il Servizio Bibliotecario Nazionale che consente la consultazione elettronica del catalogo collettivo: più di mille opere sono già inserite nell’elenco e partecipano al progetto di scambio interbibliotecario. In più, la biblioteca ha avviato uno studio semantico per la revisione del sistema di ricerca dei documenti. Si cerca di arricchire le voci presenti nel sistema di catalogazione generale, che non si adatta alla specificità del patrimonio librario ospitato, con l’obiettivo di creare uno strumento più flessibile alle richieste degli utenti.

Gli studiosi e gli appassionati giungono da ogni parte d’Italia e del mondo per completare le loro ricerche e studi, proprio come desiderava Demetrio Zaccaria che, per loro, si può dire, ha aperto le stanze di un paradiso.


Servizi Biblioteca Internazionale “La Vigna”

Orari di apertura per la consultazione al pubblico, con trenta posti a sedere: dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.30 alle 12 e dalle ore 14.30 alle 18, con la presenza di due bibliotecari che possono collegarsi con il catalogo elettronico del Servizio Bibliotecario Nazionale. Possibilità di fare fotocopie. Per informazioni e calendario iniziative del “Centro di Cultura Civiltà Contadina” della Biblioteca, consultare il sito www.lavigna.it,da cui si accede anche al catalogo Servizio Bibliotecario Nazionale.

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