Nei primi sei mesi del 2018, l’Italia del vino ha esportato prodotto per un valore di 2,9 miliardi di euro, con una crescita del 4,1% sul 2017. Con il Veneto che, da solo, vale un terzo di tutte le esportazioni enoiche italiano, e tre Regioni, con Piemonte e Toscana, che insieme, da sole, mettono insieme 1,9 miliardi di euro. E anche se a pesare nelle rilevazioni, oltre alla produzione regionale tout court, contano anche i porti di sdoganamento, sono numeri che danno una dimensione di quello che è il business del vino italiano, così diffuso su tutto il territorio nazionale ma, allo stesso tempo, così concentrato nei valori. È una delle letture possibile dell’Osservatorio Qualivita Wine, su dati Istat sui primi 6 mesi del 2018.
Nel dettaglio, emerge che il Veneto ha esportato vino per 1,03 miliardi di export, con una crescita del 3,6% sul 2017, ed un peso del 35,3% sul valore delle esportazioni nazionali. A seguire, distanziate di poche migliaia di euro, ci sono il Piemonte, con 456 milioni di euro (+6,4%) e la Toscana con 455 milioni di euro (+1,9%). Ai piedi del podio seguono il Trentino Alto Adige, con un valore esportato di 262 milioni di euro (+1% sul 2017), e l’Emilia Romagna con 149 milioni di euro (+1,3%). Sopra i 100 milioni di euro di vino esportato anche la Lombardia, con 139 milioni di euro (+6,5%).
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