Sarà l'enologo Giacomo Tachis, consulente dell'Istituto Sperimentale della Vite e del Vino della Regione Sicilia, il 22 settembre a giudicare la qualità del "vino rosso dei Normanni", rinvenuto nelle acque di Sicilia, dentro un anfora vinaria del XII secolo, adagiata sui fondali a nord-ovest di San Vito Lo Capo. Il nettare frutto della vendemmia datata dodicesimo secolo sarà racchiuso in ampolle e sarà anche attentamente studiato con particolari analisi chimiche. Non si sa se fosse un'annata pregiata e probabilmente l'invecchiamento non è avvenuto secondo le regole: è certo, però, che il vino contenuto in questa anfora di terracotta, chiusa da un ermetico tappo, è il più antico giunto ai giorni nostri. L'anfora vinaria sarà recuperata da una spedizione subacquea dello Ias (Istituto Attività Subacquee) per conto della Sovrintendenza Archeologica di Trapani.
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