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INVESTIMENTI

Vino di lusso, 2019 anno piatto: è andata meglio per chi ha investito in whisky e arte

Ma, nel complesso, i grandi vini hanno tenuto, in un anno di calo. I dati del “The Wealth Report” 2020 dell’agenzia Knight Frank
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Vino di lusso, 2019 anno piatto: è andata meglio per chi ha investito in whisky e arte

Se per anni, soprattutto in tempi recenti, investire in vino di lusso è stata una delle strategie più remunerative in assoluto, il 2019 ha segnato un po’ il passo. Certo, seppure la crescita sia stata solo dell’1% sul 2018, è andata sempre decisamente meglio di ha puntato su macchine d’epoca e gioielli, in calo del -7%, ma anche peggio rispetto a chi ha puntato su francobolli (+6%) whisky pregiati (+5%), arte (+5%), monete rare (+3%), orologi (+2%), e soprattutto borse di lusso (+13%). A dirlo il “The Wealth Report” 2020, appena pubblicato, dall’agenzia Knight Frank, uno dei colossi del real estate di alta gamma nel mondo, che monitora l’andamento degli investimenti in diversi settori del lusso, sintentizzati nello Knight Frank Luxury Investiment Index. Che nel 2019, nel complesso, ha segnato un -1% sul 2018.
Non di meno, guardando agli ultimi 10 anni, secondo i dati di Wine Owners che cura il segmento enoico per lo studio di Knight Frank, puntare sul vino è stato decisamente un buon investimento, con una crescita dell’indice del +120%, una crescita decisamente maggiore rispetto a quella degli orologi di lusso (+60%) o dei francobolli rari (+64%), e di diamanti colorati (+77%), e di poco sotto la media dell’indice, a +141%. Certo, l’investimento migliore è sempre quello in bottiglia, ma sul fronte dei whisky di grande pregio, in 10 anni rivalutati di un enorme +564%, molto più di auto d’epoca (194%), monete rare ed antiche (+175%) e arte (+141%).
Il futuro? Impossibile prevederlo, in un 2020 che è iniziato con le incognite economiche legate alla guerra dei dazi tra Usa, Cina ed Europa prima e alla Brexit Poi, mentre su tutto esplodeva la crisi, ancora tutt’altro che i via di soluzione, del Coronavirus. Difficile anche per i più ottimisti aspettarsi un 2020 di particolare crescita, neanche nei mercati del lusso, che rischiano a detta di molti di essere tra i più colpiti.

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