25 milioni di euro per la promozione del vino italiano non sono pochi. E da oggi sono disponibili per Consorzi di tutela e loro “raggruppamenti”, perchè “è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero delle Politiche Agricole che definisce criteri e modalità di ripartizione dei 25 milioni di euro dedicati al comparto vitivinicolo. Le risorse sono a valere sul “Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura” che abbiamo ulteriormente finanziato con 160 milioni di euro nell’ultima Legge di Bilancio. Ora si attende, dunque, il provvedimento direttoriale per comprendere i criteri attuativi: requisiti richiesti ai soggetti ammissibili, importo massimo dei progetti e del contributo, criteri di selezione, attività finanziabili e spese ammissibili”. Lo dichiara il deputato Giuseppe L’Abbate, esponente M5S in commissione Agricoltura. I beneficiari delle risorse (che sono dunque su altre voci rispetto a quelle, per esempio, di Ocm Vino e Psr, ndr) saranno i Consorzi di tutela e le associazioni temporanee tra i consorzi stessi per attività di promozione post-pandemia sia in Italia che all’estero. “Saranno finanziabili campagne di informazione, in particolare sui sistemi delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche - spiega ancora L’Abbate - azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità veicolate attraverso i media tradizionali e i canali digitali che mettano in rilievo gli elevati standard dei prodotti vitivinicoli soprattutto in termini di qualità, sicurezza alimentare e sostenibilità. Vengono poi finanziate partecipazioni a fiere ed esposizioni di rilevanza internazionale, attività di divulgazione, informazione e formazione rivolta ad operatori del settore della distribuzione e del canale Horeca. e, infine, la formazione professionale nelle scuole alberghiere. Gli obiettivi sono sostenere e incrementare la commercializzazione dei prodotti vitivinicoli Dop e Igp, sviluppare azioni di informazione e divulgazione per migliorare la comunicazione su loro origine, proprietà, caratteristiche e qualità nonché sostenere azioni per il loro sviluppo”. Ovvero, in altre parole, alimentare quella grande ricchezza diffusa nei territorio che è il vino italiano.
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