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MERCATI

Vino, nel primo trimestre 2024 segnali positivi (in volume) per l’export in Cina, giù il Giappone

Oemv: Pechino ha importato il 3,6% in più, per quasi 60 milioni di litri, marzo fa sperare in una ripresa in valore. Tokyo, import a -10%

Avevamo già parlato, su WineNews, di segnali di ripresa e di previsioni in miglioramento per il mercato del vino, dopo un 2023 non dei migliori. Prime analisi su cui andare con i “piedi di piombo”, ovviamente, ma qualcosa si smuove, come dimostra anche il trend per gli sfusi, facendo tornare la fiducia al settore. E poi ci sono i numeri che dicono come nel primo trimestre 2024 le esportazioni di vino italiano, a livello globale, hanno raggiunto 1,84 miliardi di euro, +3,8% sullo stesso periodo 2023, con risultati positivi dal mercato leader, gli Stati Uniti, ma anche dall’Asia, come dimostra la crescita di Cina (+8,6%) e Giappone (che sfiora l’8%).
Ancora lontana dai numeri di una volta e da quelle enormi potenzialità che il mercato si attendeva, la Cina si sta riprendendo dal ruolo di “grande malata” del vino. Come si legge dai dati Oemv (Observatorio Espanol del Mercado del Vino), la Cina ha importato il 3,6% in più di vino nel primo trimestre 2024, pari a quasi 60 milioni di litri. Certo, c’è un abisso dagli oltre 200 milioni di litri del 2018, ma nelle ultime quindici rilevazioni trimestrali solo nel 2010 (56 milioni di litri) e nel 2023 (60 milioni di litri) si erano riscontrati numeri più bassi. Guardando al bicchiere “mezzo pieno”, si può dire come gli acquisti cinesi sono finalmente in crescita, dopo alcuni anni di perdite pesantissime. Un aumento in volume a cui, però, non corrisponde quello del valore degli acquisti, scesi del 6,4% a 1.766 milioni di yuan (poco più di 224.000 euro, ndr), il dato peggiore per un primo trimestre dal 2010. Tuttavia, questo calo è molto inferiore a quello registrato nel 2023 (-15,2%) ed a marzo 2024 (+1,7%) ha interrotto una striscia di 6 mesi consecutivi di ribassi.
Dalla Cina al Giappone, dove la situazione è più preoccupante. Al contrario di quanto è successo con l’Italia, a livello generale, il Paese asiatico ha infatti ridotto le sue importazioni di vino di circa il 10% nel primo trimestre 2024, a 49,6 milioni di litri e 50.950 milioni di yen (circa 291.000 euro, ndr), ad un prezzo medio superiore dell’1,6%, e quindi a 1.026 yen/litro (5,9 euro, ndr). È stato il peggior primo trimestre in volume dal 2011, anche se il secondo migliore fino ad oggi in valore, dopo il 2023, anche se l’andamento delle importazioni giapponesi è notevolmente peggiorato in valore sul 2023, quando erano cresciute del 2%. Il bag-in-box sta diventando rilevante in Giappone in quanto è l’unico vino che è risalito in volume e quello che è aumentato di più in valore.

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