Il vino è uno dei prodotti tradizionali italiani tra i più mutevoli e adattabili: da frutto della terra e del lavoro contadino e “povero”, negli anni si è trasformato anche in prodotto di lusso, con etichette prestigiose e wine lovers tra i più abbienti e famosi personaggi del mondo dello spettacolo, della finanza e dell’arte, disposti a spendere cifre da capogiro per una bottiglia di nettare di Bacco. A volte, il vino si è trasformato addirittura esso stesso in un’opera d’arte, con bottiglie firmate da artisti prestigiosi di tutto il mondo, etichette originali e di design. Questa volta, vino, arte e lusso si incontrano in una bottiglia speciale, che ha come obiettivo non solo la bellezza autoreferenziale, ma dietro c’è anche la scienza. Nasce così Anima Aurea, la prima bottiglia di vino rosso interamente realizzata in oro zecchino all’interno, e ricoperta all’esterno di puro argento, presentata nella rassegna artistica Summer Art 2018 della Fondazione Mazzoleni a Sarnico (Bergamo). Si tratta di un vero e proprio capolavoro orafo, realizzato da esperti artigiani fiorentini, ed è stata esposta nella galleria d’arte della Fondazione a Fortevillage, uno dei più esclusivi resort al mondo, in Sardegna.
L’idea dietro alla realizzazione di Anima Aurea non è solo di simboleggiare il lato lussuoso del vino, ma è venuta dal professor Salvatore Valenti, che ha studiato scientificamente gli effetti dei metalli nobili: oro e argento infatti sembra diano al vino una maggiore stabilità nell’ossidazione, si arricchiscono particolarmente nel gusto, e la pellicola d’oro che avvolge la parte inferiore del tappo in sughero impedisce la migrazione di sostanze dal sughero al vino.
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