Un congresso internazionale dedicato a vino e salute, con medici ed esperti in arrivo da tutto il mondo: a Cividale del Friuli, dal 3 al 6 ottobre, va in scena “Winehealth”, con la direzione scientifica del professor Fulvio Ursini del Dipartimento di chimica biologica dell’Università di Padova.
Partendo dall’evoluzione della biochimica, che da questo secolo ha iniziato a considerare attraverso la biologia molecolare le sostanze che possono apportare beneficio all'organismo, così come, invece, gli effetti negativi e le malattie causate dalla carenza di elementi chimici, Ursini è arrivato ad evidenziare come alcuni farmaci attualmente allo studio e destinati a ridurre l’insorgenza di malattie cardiovascolari, contemplino tra i loro componenti sostanze ricavate dalle bucce e dai semi dei chicchi dell’uva. Ursini ha ricordato che il Governo degli Stati Uniti, al contrario di quanto sta facendo l’Europa, considerando i benefici derivanti da una moderata assunzione di alcol, ha di recente sostenuto pubblicamente che bere moderatamente, per quanto riguarda la salute, è meglio che essere astemi.
Il congresso rappresenta, dunque, un elemento importante per confutare quella campagna in atto, afferma l’assessore regionale all’agricoltura della Regione Friuli Venezia Giulia, da parte di alcune componenti dell’Unione Europea che vorrebbero far considerare il vino come una sostanza psicotropa.
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