L’obiettivo è semplice, almeno nelle intenzioni, ma dire ambizioso è poco: “aiutare ad organizzare le informazioni su vigneti e cantine di tutto il mondo, per costruire strumenti di analisi in grado di aiutare i vigneti a crescere uve migliori, e le cantine a produrre meglio i propri vini”. Si chiama “Everyvine” (www.everyvine.com), ed è una piattaforma nata negli Stati Uniti per fare un po’ di chiarezza in un mondo, come quello dei produttori di uva da vino a stelle e strisce, in cui la trasparenza non è certo il primo dei requisiti.
“Everyvine”, in sostanza, mette in rete, attraverso una mappatura dei vigneti americani, i produttori di uva da vino con i wine maker, partendo da un concetto piuttosto basilare: se i produttori dispongono di strumenti per condividere il giusto tipo di informazioni sui propri vigneti, e “Everyvine” è in grado di fornire il giusto tipo di analisi, chi acquista può scoprire uve di qualità che non aveva considerato prima, creando un circolo virtuoso che porta a prezzi migliori per i coltivatori ed a un prodotto migliore per i consumatori.
Attualmente, sono poco più di 87.000 gli ettari mappati, ed “Everyvine”, come racconta il magazine Usa “Wired” (www.wired.com) si sta rivelando una fonte di informazioni non solo per i produttori, ma anche per i consumatori, che con un semplice click possono scoprire da dove arrivano, fisicamente, le uve da cui è stato prodotto il proprio vino preferito, ma anche tante altre curiosità sulle singole aziende, dai dati di produzione ai servizi offerti.
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