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VINOVIP: PUGLIA E SICILIA PROTAGONISTE A CORTINA D’AMPEZZO … PIERO ANTINORI: “… HO MOLTA FIDUCIA NEL SUD ITALIA”

Il Sud protagonista a Cortina d’Ampezzo a VinoVip, la “Cernobbio del vino”: sette viticoltori della Puglia e otto della Sicilia hanno presentato - a giornalisti, operatori, produttori, tra cui il gotha della vitivinicoltura italiana - altrettanti vini doc e igt, espressione delle più recenti sperimentazioni. Protagonista assoluto il marchese Piero Antinori, che da alcuni anni ha allargato i suoi interessi dalla Toscana a questa regione, con aziende nel Salento e nelle Murge. Ma perché proprio in Puglia ? “Conoscevo questa regione da sempre, anche se solo da turista e da appassionato cacciatore: poi nel ‘97, dietro consiglio del mio amico Vittorio Vallarino Gancia, storico produttore piemontese che aveva interessi sul territorio pugliese, mi sono deciso a visitare la Puglia viticola ...e me ne sono innamorato! Per le condizioni ambientali, per la grande varietà del terreno, per il clima ottimale, per i prodotti della terra che con i loro profumi ed il loro carattere riflettono il terroir, per il grande patrimonio ampelografico di uve rosse ed infine, ma non per questo meno importante, per il fattore umano, la passione, la dedizione e l'estrema sensibilità impiegate nel lavoro. Siamo solo agli inizi ma siamo molto ottimisti; lavorando tutti insieme con obiettivi di miglioramento sono sicuro che potremo raggiungere grandi traguardi. Ho molta fiducia, insomma, in questa terra”. Il direttore generale ed enologo della Antinori, Renzo Cotarella ha quindi presentato, in anteprima mondiale, tre nuovi vini della vendemmia 2000 (Chardonnay, Negroamaro, Aglianico), prodotti nelle aziende pugliesi e che usciranno sul mercato tra qualche mese.

Dopo la Puglia è stata la Sicilia a monopolizzare l’attenzione, con una degustazione tutta mirata al prezioso vitigno autoctono Nero d’Avola, tutto coordinato dall’enologo Giacomo Tachis, con il supporto di otto aziende, tra cui Tasca d’Almerita, Donnafugata, Duca di Salaparuta, Pellegrino e Planeta. Giacomo Tachis, che da alcuni anni collabora con l’Istituto della Vite e del Vino della Regione Sicilia alla valorizzazione e promozione del territorio e dei vini siciliani, è sicuro e determinato quando afferma che “il Nero d’Avola esprime la cultura ed il carattere della Sicilia, è il principe della vitivinicoltura siciliana. Se non ci fosse l’imprimatur del Nero d’Avola, nessun vitigno potrebbe esprimere la sofficità ed il carattere di quest'isola magica!”.

VinoVip (evento organizzato dall’Apt di Cortina, in collaborazione con “Vinitaly” e il “Salone del Novello”), con la scenografica degustazione al Rifugio Caloria (2130 metri slm), ha quindi messo in scena 200 campioni di vino di 47 tra le più prestigiose aziende vinicole italiane, al “tasting delle aquile” (con 1200 operatori).
Agnese Pellucci

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