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IL CASO

Winc, il progetto di democratizzazione del vino, lancia il primo crowd-founding online

Una cantina moderna e digitale, nata nel 2011, che produce 664 vini diversi in 12 Paesi del mondo, e che si basa sul feedback dei consumatori
WINC, Mondo
La piattaforma Winc lancia il primo crowd-founding pubblico online

Per quanto negli ultimi anni sia cambiato molto, il mondo del vino è ancora considerato un mondo di nicchia, che parla a pochi esperti e, soprattutto in Paesi come gli Usa o il Sud America dove, a differenza dell’Italia o la Francia non fa parte integrante di una cultura anche contadina e quotidiana, ancora troppo distaccato dalla vita di tutti i giorni. Proprio con l’intento di rendere il vino più accessibile, e quasi più democratico verrebbe da dire, Oltreoceano è nata Winc, una vera e propria cantina sociale, nel senso più estremo del termine: tutta la struttura dell’azienda, nata come una delle tante piattaforme di distribuzione di vino, e diventata poi vera e propria produttrice in prima persona, si basa sul cliente, e sul suo feedback in tempo reale. Attraverso il principio del “digital first”, Winc rende i suoi oltre 500.000 clienti nel mondo partecipi di tutto il viaggio dell’uva, dalla vigna alla bottiglia, e non solo: chi si iscrive alla piattaforma, oltre a ricevere un numero di bottiglie di vino mensili in base al tipo di abbonamento sottoscritto, partecipa alle decisioni da prendere in una normale cantina, diventando di fatto vignaiolo prima di consumatore. E la formula democratica del vino sembra funzionare: dal 2011, anno della sua fondazione, Winc è arrivata a produrre 664 diversi vini, da 97 regioni enoiche in 12 Paesi del mondo, guadagnando oltre 195 milioni di dollari, e contando su più di 3 milioni di feedback. E adesso, Winc ha deciso di portare questo modello democratico ad un livello successivo, che consiste in una raccolta di offerte online, un vero e proprio crowd-founding pubblico, nel quale sono stati già raccolti oltre 2 milioni di dollari di investimenti, attraverso, ancora, diversi tipi di abbonamento: con un minimo di 1.000 dollari, fino ai 3.000 dollari, si ricevono 6 bottiglie dei brand principali e più amati, uno sconto del 10% su un ordine, 20 dollari di gift card addizionali, la possibilità di dare il nome alle etichette dei brand principali, e l’accesso prioritario ad eventi e degustazioni; con investimenti tra i 1.500 e i 2.999 dollari si ottiene, in più, crediti per 150 dollari da usare su Winc, e con cifre invece tra i 3.000 e i 9.999 dollari se ne ottengono ben 400. Storia diversa quando si supera la soglia dei 10.000 dollari: per investimenti fino a 24.999 dollari si ottiene una gift card da 1.800 dollari, oltre che a 12 bottiglie dei più prestigiosi brand, e 6 magnum esclusive di cru prodotto sotto la guida direttamente del direttore della produzione, Ryan Zotovich, a cui si aggiunge, per chi investe fino a 99.999 dollari, la possibilità di partecipare al meeting annuale dei fondatori e del team esecutivo. Fino ad arrivare ad investimenti dai 100.000 dollari in su: in questo caso, si ha anche l’accesso ad esperienze enoiche in diverse cantine a Santa Barbara.

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