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Sir Alex Ferguson è stato un grande allenatore di calcio, ma anche un vero wine lover. Passione che, con la panchina del Manchester United, sembra aver ereditato Van Gaal, pizzicato con le brochure del wine merchant Farr Vintner al posto degli schemi

Italia
Van Gaal in panchina con la brochure di Farr Vintners

Per 27 lunghi anni, fino all’estate del 2013, sulla panchina del Manchester United, squadra simbolo dell’Inghilterra calcistica, si è seduto un certo sir Alex Ferguson, un nome che agli amanti del calcio farà venire in mente un castello di ricordi, ma che non lascia certo indifferenti i wine lover. La passione di sir Alex per Bacco, infatti, era arcinota: i colleghi, avversari in campo ma mai a tavola, hanno omaggiato un’infinità di volte il tecnico scozzese con una buona bottiglia, ma tante altre ne ha comprate lui stesso, con una predilezione particolare per i grandi formati di Sassicaia. Oggi, Ferguson non allena più e, quasi simbolicamente, anche la sua cantina, di 5.000 bottiglie, non esiste più, battuta all’asta poco più di un anno fa, per una cifra superiore alle due milioni di sterline.

Quello che c’è ancora, invece, è il legame tra la panchina dei Red Devils e la passione per il vino. Louis Van Gaal, altro nome che non ha certo bisogno di presentazioni, ha preso il posto di Ferguson da meno di un anno, ma pare averne già ereditato la passione più grande. Nell’ultima partita di campionato, giocata in casa di una delle tante squadre di Londra della Premier League, il Crystal Palace, è stato fotografato con in mano la solita cartellina fitta di appunti, dalla quale, più che gli schemi, sbucavano brochure della Farr Vintner, noto wine merchant della City, che tratta grandi brand come Petrus, Krug, Château Latour, ma anche Masseto, Sassicaia, Ornellaia e grandi annate di Brunello di Montalcino e Barolo. Che sia sbocciato un amore? Di certo, visto il risultato, che ha visto lo United uscire vincitore, tra quella panchina e la passione per il vino ci deve essere un fil rouge, anzi, “red”.

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