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L’AGENDA DI WINENEWS

Dai più grandi chef e vini bianchi a “Ein Prosit” a tutte le sfumature de “Il Nizza È”, gli eventi

Vittorio Storaro in mostra con Cusumano, “Inconfondibile” a Milano, i corsi a Signorvino e “Bologna In Vino” aspettando l’“Asta en primeur del Barolo”

Da “Ein Prosit”, tra gli eventi simbolo dell’enogastronomia in Italia nel mettere in relazione la cultura culinaria, la tradizione vinicola e la conoscenza delle materie prime in primis del Friuli Venezia Giulia, a Udine, a “Il Nizza È” per conoscere tutte le sfumature del Nizza Docg a Nizza Monferrato; da “LightLand”, l’esposizione a Milano del progetto fotografico realizzato da Cusumano con il maestro del cinematografia Vittorio Storaro e un’asta di beneficienza di Christie’s, alla prima volta, sempre a Milano, di “Inconfondibile”, l’unico Festival dedicato ai vini ancestrali e rifermentati in bottiglia; dalle eccellenze selezionate da “The WineHunter Award” e da Helmuth Köcher che si raccontano nelle “Anteprime” del “Merano WineFestival” a Lagundo e Merano, a “Buonissima” a Torino, la kermesse nella quale la grande cucina internazionale incontra le eccellenze della cucina piemontese; dai “Vino Days” nella Grande Enoteca di Eataly Lingotto a Torino a “Bologna In Vino” a Fico Eataly World; dalle “Wine Experience” per tutta la famiglia al “WiMu” di Barolo, a “Divertiti con Gusto”, il ricco programma di corsi, degustazioni e cene di Signorvino; dal primo anniversario del “Terraforte”, il progetto enogastronomico del Castello del Terriccio con lo chef Cristiano Tomei, a “Be.Come More then Wine Experience 2022” a Siena; dal “Campionato del Mondo del Panettone” al Castello Ducale Orsini di Fiano Romano, a “Life of Wine” a Roma; dalle “Cantine Aperte in Vendemmia” a “#GimmeFivi”, con i Vignaioli Indipendenti della Fivi ed i loro vini protagonisti in enoteche, ristoranti e wine bar in tutta Italia. Sono questi solo alcuni degli eventi segnalati in agenda da WineNews. Nella quale entra nel vivo la stagione di raccolta del tartufo, a partire dalla “Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba” n. 92 - dove cresce l’attesa anche per l’“Asta en primeur del Barolo” al Castello di Grinzane Cavour - e dalla “Fiera Nazionale del Tartufo Bianco” di Acqualagna n. 57 alla “Mostra Mercato del Tartufo Bianco delle Crete Senesi” n. 36 a San Giovanni d’Asso.
“LightLand” è l’evento firmato Cusumano di scena il 25 ottobre alla Casa degli Artisti Milano, con l’esposizione del progetto fotografico realizzato con il maestro del cinematografia Vittorio Storaro, con un’asta di beneficienza battuta da Christie’s in favore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri (evento riservato su invito). E per la prima volta a Milano, il 23 e 24 ottobre al The Westin Palace, arriva l’unica rassegna dedicata ai vini ancestrali e rifermentati in bottiglia (col fondo, sur lie, sui lieviti), che dividono ma che stanno anche vivendo una nuova, entusiasmante, primavera, con oltre 70 produttori e 150 etichette da tutta Italia: “Inconfondibile”, edizione n. 3 del Festival organizzato da Roberto Dalla Riva, alla guida dell’agenzia trevigiana Edimarca, con una giornata aperta al pubblico, mentre la seconda interesserà principalmente gli operatori del settore. Le masterclass saranno guidate dai giornalisti degustatori esperti dei rifermentati in bottiglia Giampaolo Giacobbo e Massimo Zanichelli, con i sommelier di Ais-Associazione Italiana Sommelier Lombardia che è partner. Si partirà con un viaggio nei territori in cui la rifermentazione in bottiglia è uno stile di produzione consolidato (Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia), per poi parlare di “Sui Lieviti” e la recente introduzione del metodo sui lieviti nel disciplinare del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, quindi una “Doppia Verticale” - di ProFondo di Miotto e di Lambrusco Tiepido di Claudio Plessi e “ColFondo Agricolo”, un momento in cui i vignaioli omaggeranno le colline trevigiane e il legame tra il territorio vinicolo e le persone che lo abitano e ci lavorano attraverso una degustazione alla cieca, all’insegna di artigianalità e rock insieme. Sempre in città, l’“Italian Taste Summit” presenta un fitto calendario di appuntamenti e incontri finalizzati all’analisi delle performance del vino italiano negli ultimi anni e aperti a potenziali scambi e approfondimenti commerciali, con un panel di attività incentrate sul mondo B2b e uno spazio dedicato al mondo B2v, con walk-around-tasting e masterclass pensate per un pubblico selezionato di buyer, operatori commerciali, giornalisti e manager della ristorazione e della gdo specializzata, dal 23 al 25 ottobre a Palazzo Serbelloni. Centrale in questa edizione di Italian Taste Summit la partnership con Want-Ita, il progetto più importante mai realizzato negli Usa e dedicato alle eccellenze e al vivere italiano, dove verrà ospitata la più imponente e lussuosa enoteca mai aperta nel mondo, interamente dedicata ai vini italiani, progettata dal Concours Mondial de Bruxelles, Italia Development Group e Gran Via di Palermo. 12 bottiglie di Chateau Lafite Rothschild 1974 (base d’asta 2.800 euro), 6 magnum di Lodovico 2013 di Tenuta di Biserno (base d’asta 2.400 euro), 1 bottiglia di Romanée Saint Vivant 2011 de la Domaine de la Romanée-Conti (base d’asta 2.300 euro), 4 bottiglie di Dom Pérignon Oenotheque Brut Millesimé 1996 (base d’asta 1.600 euro), 6 bottiglie di Sassicaia 2009 di Tenuta San Guido (base d’asta 1.100 euro), 12 bottiglie di Tignanello 2014 di Antinori (base d’asta 1.000 euro), 6 bottiglie di Ornellaia 2013 di Frescobaldi (base d’asta 1.000 euro): ecco i lotti più quotati tra i 389 dell’asta di Finarte il 27 ottobre ancora a Milano. Non mancheranno ovviamente selezioni di Barbaresco, Barolo, Brunello e Amarone, con etichette come Bruno Giacosa, Giacomo Conterno, Gaja, Bartolo Mascarello, Soldera (Case Basse), ma anche chicche da tutta Italia, con Gravner e Dorigo dal Friuli, Galardi e Mastroberardino dalla Campania, e le bollicine del Trentodoc di Ferrari, solo per citarne alcune. Il giorno successivo, il 28 ottobre, sarà ancora Finarte a portare sotto il martello 1.900 bottiglie di Barolo di Borgogno, la cantina fondata nel 1761 da Bartolomeo Borgogno, e dal 2008 sotto l’egida dalla famiglia Farinetti. Una collezione unica, la più grande mai vista dedicata alla cantina, di grande completezza, con annate come 1931, 1937, 1947, 1952, 1955, 1957, 1958, 1959 e poi tutte le annate prodotte senza tralasciarne nemmeno una fino alla 2014 (qui i lotti più interessanti e la storia della collezione). E Milano dove per la prima volta l’iconico Four Seasons e il suo executive chef Fabrizio Borraccino accolgono la grandiosa Sicilia attraverso la cucina dello chef Massimo Mantarro, padrone di casa al Ristorante il Principe Cerami del San Domenico Palace di Taormina, un Four Seasons Hotel, in un inedito sodalizio che si veste di un esclusivo allestimento glamour creato da Dolce&Gabbana Casa, per vivere i weekend in città all’insegna dello stile, della convivialità siciliana e dell’interpretazione contemporanea delle sue tradizioni gastronomiche nei nuovi Pranzi Siciliani (fino al 26 novembre). Il Moro di Monza illumina la scena enogastronomica della con 7 “Appuntamenti Stellati” promossi insieme all’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto, da ottobre a marzo, e nei quali i fratelli Butticè organizzano cene placée a quattro mani all’insegna della complementarità e della sinergia culinaria coinvolgendo diversi chef stellati che proporranno i loro menù studiati ad hoc per l’occasione: il 3 novembre con Alessandro Rossi del ristorante Gabbiano 3.0 di Marina di Grosseto; il 23 novembre lo chef Fabio Silva del ristorante Derby Grill di Monza e lo chef monzese Luca Mauri, lo chef Dhian Singh del ristorante Il Gusto della Vita, Gianfranco Chavez, capo barman del Dive Club di Monza, lo chef Antonio Pepe del ristorante Atmosfera di Monza e il maestro panificatore Adriano Del Mastro del Forno del Mastro a Monza, con il Gruppo Meregalli che si occuperà della selezione e del servizio dei vini da pasteggio in abbinamento con i piatti degli chef; il 6 dicembre con il presidente degli Ambasciatori del Gusto Alessandro Gilmozzi del ristorante El Molin di Cavalese; e tra gli ospiti per il nuovo anno, ci saranno Enrico Cerea del ristorante Da Vittorio di Brusaporto e Edoardo Fumagalli del ristorante Locanda Margon di Ravina. Intanto cresce l’attesa in vista dell’8 novembre, quando sarà di scena la “Michelin Star Revelation 2023 Italia”, ancora una volta in terra di Franciacorta, con il Consorzio che tutela il celebre ed amato Metodo Classico della Lombardia, guidato da Silvano Brescianini, partner ufficiale Michelin, a Corte Franca, tra il Relais Franciacorta e il Franciacorta Golf Club.
“Il Nizza È”, vede protagoniste oltre 100 etichette di Nizza, Nizza Riserva e Cru di più di 60 produttori per conoscere tutte le sfumature del Nizza Docg protagoniste da domani al 24 ottobre al Palazzo del Gusto di Palazzo Crova a Nizza Monferrato, tra banchi d’assaggio e una degustazione guidata che pone il Nizza a confronto con Denominazioni tra le più importanti d’Italia, nell’edizione n. 3 dell’evento promosso dall’Enoteca Regionale di Nizza, con Associazione Produttori del Nizza, Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato e Regione Piemonte, tra gli altri. Il 23 ottobre, alla Cantina Vinchio Vaglio, l’Associazione Culturale Davide Lajolo presenterà “Il valore del vino e la promozione del territorio”, un momento di dialogo tra imprenditori agricoli e operatori turistici, con Roberto Cerrato, direttore Associazione Paesaggi vitivinicoli Unesco, Stefano Chiarlo, presidente Associazione Produttori Nizza, Vincenzo Gerbi dell’Università di Torino, Lorenzo Giordano, presidente Cantina Vinchio Vaglio Serra, e il manager culturale Paolo Verri, cui seguirà “Il Castello del Mago”, inaugurazione della scultura di Giancarlo Ferraris con lettura di Paolo Tibaldi del racconto di Davide Lajolo, chitarra Mauro Carrero e la consegna del Premio “Davide Lajolo Il Ramarro” 2022. Da Amistà a Bava, da Bersano alla Cantina di Nizza, dalla Cantina Terre Astesane alla Cascina Lana, dal Castello di Perno a Coppo, da Cossetti 1891 a Duilio Dacasto, da Erede di Chiappone Armando a Michele Chiarlo, da Prunotto a Roberto Ferraris, dalla Tenuta Olim Bauda a Corte San Pietro, per citare solo alcune delle cantine protagoniste. Disegni e bozzetti dell’artista italo-svedese Luciana Ame sono in mostra, invece, fino al 12 novembre nella terra della Barbera, nelle cantine storiche di Scarpa, antica casa vinicola di Nizza Monferrato che ha dato vita ad un percorso culturale nell’arte contemporanea volta anche a supportare giovani artisti emergenti, che prosegue ora con “La Linea Gentile”. E prosegue anche la “Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba 2022”, all’edizione n. 92 nella “capitale” delle Langhe Patrimonio dell’Unesco fino al 4 dicembre, con il payoff “Time is up” per stimolare la riflessione su ciò che sta accadendo in natura e sulla necessità di agire in tempi brevi, consapevolmente, con etica e responsabilità sociale, per affrontare il cambiamento climatico, di cui il Tuber magnatum Pico, rappresentante illustre della “Cerca e cavatura del tartufo in Italia” Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dell’Unesco, è un perfetto indicatore. Tra gli eventi nell’evento, l’ultimo weekend di ottobre (il 28, 29 e 30) torna il ciclo di incontri “Sostenibilità incrociate”, portando a dialogare tra loro personaggi del mondo dell’alta finanza, dell’innovazione digitale, dell’artigianato d’eccellenza, dell’alta moda, dell’arte, della musica, del design e della cultura e, ovviamente, della cucina d’autore, sull’urgenza di un cambio di rotta, a tutti i livelli. Per “Dawn to Earth”, il progetto che prevede l’utilizzo del tartufo come ambasciatore e la sua Fiera annuale come casa condivisa da mettere a disposizione per dare risalto ai più validi progetti a sfondo etico nel panorama mondiale dell’alimentazione, della biodiversità, dell’alta finanza e dell’Ict, i “game changer” sono invece gli chef Chiara Pavan e Francesco Brutto, del ristorante Venissa della famiglia Bisol a Mazzorbo. Cuore della Fiera è il Mercato Mondiale, unitamente alla rassegna “Albaqualità”, all’interno del Cortile della Maddalena, ma ci sono anche l’“Alba Truffle Show” (Sala Beppe Fenoglio) con grandi firme della cucina nazionale e internazionale, i seminari di Analisi Sensoriale del Tartufo e le Wine Tasting Experience dedicate ai grandi vini di Langhe, Monferrato e Roero. Quindi, le “Cene insolite”, con il connubio tra scenari di pregio e chef stellati, e gli appuntamenti che vedono Alba insieme a Bergamo e Parma “Creative Cities Unesco” per la gastronomia italiane. Al di là della consolidata alleanza con il Consorzio Alta Langa Docg e il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, si rinnova la partnership con i grandi vini internazionali e dopo lo Champagne, quest’anno farà il suo debutto in Fiera il mondo della Borgogna, dal 25 al 27 novembre. Riconfermato anche il “Truffle Hub”, sede distaccata della Fiera al Castello di Roddi, trasformato in hub digitale e vetrina per le eccellenze enogastronomiche piemontesi, mentre cresce l’attesa per l’“Asta Mondiale del Tartufo” dal Castello di Grinzane Cavour, sede dell’Enoteca Regionale Piemontese Cavour, il 13 novembre in collegamento con Hong Kong, Singapore e Vienna dove i collezionisti si contenderanno i lotti più prestigiosi di selezionati esemplari di Tartufo Bianco d’Alba e grandi vini delle Langhe. E il 28 ottobre si replica l’“Asta en primeur del Barolo”, appuntamento all’insegna della solidarietà promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e Fondazione Crc Donare, insieme al Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe Dogliani, in cui Christie’s, in contemporanea con New York, batterà 14 delle 15 barrique di Barolo in affinamento prodotto dalla vendemmia 2021 della Vigna “Cascina Gustava”, ai piedi del Castello di Grinzane Cavour, appartenuta a Camillo Benso Conte di Cavour (la quindicesima sarà battuta nell’“Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba”), accanto a 1.200 bottiglie di Barolo e Barbaresco 2021 donate da oltre 70 produttori del Consorzio. A ogni barrique sarà inoltre annesso un Nft (Non Fungible Token), certificato di autenticità digitale garantito tramite blockchain, coniato da Antonio Galloni, il critico enologico di fama mondiale e Ceo di “Vinous”, e nel 2025 le 300 bottiglie prodotte da ogni barrique, firmate dall’enoscienziato Donato Lanati e dal Laboratorio Enosis Meraviglia, così come le bottiglie dei produttori, saranno consegnate agli aggiudicatari numerate e vestite dall’opera “Rosa del Terzo Paradiso - 2022” del maesro Michelangelo Pistoletto. Domani al “WiMu” di Barolo torna l’appuntamento con le “Wine Experience” promosse dalla Barolo & Castles Foundation al Castello Falletti, una visita speciale sulle tracce degli “ingredienti” del vino per osservare da vicino i terreni dei vigneti, scoprire attraverso una moderna mappa in rilievo quali sono i confini di Cru e zone di produzione, e ancora annusare i profumi e gli aromi che fanno grandi i vini delle Langhe Patrimonio Unesco. Da oggi al 23 ottobre, invece, in Valle Antigorio è tempo di “BiancoLatte”, la kermesse dedicata ai formaggi d’Alta Ossola, che torna di scena a Crodo, tra mostra-mercato, laboratori, escursioni nel paesaggio autunnale, la marchiatura delle pregiate forme di Bettelmatt e le esibizioni dei Corni delle Alpi. “Ovada Revolution” (23 ottobre) è quindi un’occasione unica per conoscere il territorio di Ovada attraverso i racconti dei protagonisti, organizzata dalla Condotta Slow Food Gavi e Ovada, in collaborazione con il Consorzio dell’Ovada Docg: 22 cantine apriranno le porte, dove si potranno trovare in abbinamento vini e prodotti del territorio, per un binomio d’eccellenza Ovada Docg e gastronomia. Con la collaborazione del Gran Monferrato, sarà possibile anche vivere un’esperienza alla scoperta dei segreti naturalistici e storici lungo una delle antiche vie di comunicazione che collegavano il mare alla pianura, testimone di battaglie, contrabbando e leggende come quella di Aleramo, la cui più remota raffigurazione si trova scolpita nel Castello di Casaleggio Boiro. Dalla robiola di Cherasco De.Co. alla salsiccia di Barolo, dallo zafferano al miele alle lumache, dalle rane fino ai tartufi e alle dolci coccole come il biscotto ranocchio di Roreto e i rinomati e deliziosi “Baci”, e, naturalmente, vino con produttori ed etichette non soltanto locali, come il Barolo Mantoetto, o piemontesi, ma provenienti dalle zone della “Linea gotica”, storicamente considerata tra le più vocate per la produzione enoica nel nostro Paese, sono gli ingredienti di “Gusta Cherasco” a Cherasco il 22-23 ottobre nella “Piazza del vino e del cibo”. A Eataly Lingotto a Torino tornano i “Vino Days”: il 22 e 23 ottobre si potranno fare scorte di bottiglie di qualità con uno sconto speciale del 20% su un acquisto minimo di 6 bottiglie presenti nella Grande Enoteca (oltre 5.000 etichette e più di 35.000 bottiglie a scaffale), omaggiata dal riconoscimento dei “Tre Cavatappi” nella Guida “Enoteche d’Italia” del Gambero Rosso, oppure acquistando online con consegna a domicilio a Torino e cintura. Enoteca nella quale insieme agli esperti cantinieri è possibile scoprire i terroir italiani e i vini di Langhe, Irpinia, Valpolicella e Saove, Chianti Classico e Montalcino, Conegliano Valdobbiadene ed Etna. Per la tavola, “Giù da Guido”, il locale della famiglia Alciati, è il luogo in cui “stappare e mangiare” il meglio del Piemonte e non solo, immerso tra gli scaffali dell’Enoteca. Ideata dai giornalisti Stefano Cavallito e Luca Iaccarino e da Matteo Baronetto, chef del ristorante Del Cambio, a Torino è tempo anche di “Buonissima”, edizione n. 2 dal 26 al 30 ottobre con un ricco programma: cene-evento che riuniscono il meglio degli chef italiani e internazionali all’insegna del fine dining, dello spettacolo e della bellezza, e una costellazione di appuntamenti diffusi (dalla Centrale Nuvola Lavazza al Ristorante del Cambio, dalla Reggia di Venaria alla Mole Antonelliana - Museo Nazionale del Cinema, Eataly Lingotto, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Combo, le piole, i ristoranti e alcuni tra i più bei caffè della città) che promettono di offrire un punto di vista nuovo sulla città e sulle sue capacità di intrattenimento fra cibo e cultura, per confermare il ruolo di primo piano di Torino e del suo territorio nella scena gastronomica nazionale. Protagonisti, i grandi nomi della cucina internazionale Alain Ducasse, Davide Oldani, Chicco Cerea, Chiara Pavan e Francesco Brutto, che incontrano i cuochi e i sapori piemontesi, tartufo bianco e Barolo in testa. E verrà assegnato ad uno chef che si è contraddistinto per una cucina ironica, anche il Premio Bob Noto, dedicato al grande gourmet e fotografo torinese scomparso nel 2017, dalla giuria composta da Ferran Adrià, Davide Scabin, Antonella Fassio, Sara Peirone, Marco Bolasc e Paolo Griffa. Il 27 ottobre alla Reggia di Venaria, “Vivaldi Rocks: La Cena del tempo” vede protagonisti Alain Ducasse e Davide Oldani e l’opera originale, creata espressamente per l’occasione, da Samuel Romano dei Subsonica; il 28 ottobre, al Museo Nazionale del Cinema, nella cena “Cinemagika” Roy Paci darà vita a uno spettacolo originale di musica, colori, immagini che incontra la cucina di Chicco Cerea, Chiara Pavan e Francesco Brutto con Matteo Baronetto. Appuntamento anche con il ciclo di eventi “Terroir” della Città Metropolitana di Torino con i Consorzi dei territori della viticoltura nelle zone alpine torinesi, tra “Sorsi d’arte nel Pinerolese” (22-23 ottobre), “Valsusa, emozioni da bere” con l’anniversario n. 25 del riconoscimento della Doc Valsusa (29 ottobre) e “Canavese: vini tra arte e paesaggio” (29-30 ottobre).
In attesa dell’edizione n. 31 del “Merano WineFestival” (Merano, 4-8 novembre), vanno in scena le anteprime che svelano in esclusiva le eccellenze selezionate da “The WineHunter Award”, per conoscere e degustare alcuni prodotti wine, food, spirit & beer premiati da Helmuth Köcher: oggi e domani con una charity dinner a Lagundo nei locali della Casa della Cultura Thalguter a favore di “Un pozzo per la vita”, organizzazione di volontariato impegnata nella crescita dei Paesi in via di sviluppo che Merano sostiene da anni, e il 28 ottobre alla Merano Arte di Merano assieme a Casabella con una degustazione e la mostra “New Italian Wineries. Territories and Architectures” dedicata alle top 11 cantine più interessanti dal punto di vista architettonico, a favore della sostenibilità e dell’impatto ambientale, diventa così anche un’opportunità in più per valorizzare il mondo del vino e le sue produzioni di qualità. L’abbinamento d’autunno consigliato dalla Cantina San Michele Appiano? Pinot Bianco Sanct Valentin e Fusilli, porri e mandorle di Anthony Genovese, chef del ristorante stellato Il Pagliaccio di Roma, il cui sommelier Luca Belleggia è un “St. Micheal-Eppan Lover”. L’autunno è arrivato anche lungo Strada del Vino e dei Sapori del Trentino si celebra “DiVin Ottobre”, una serie di iniziative enogastronomiche in programma tutto il mese anche in cantina, da Borgo dei Posseri a Mori Colli Zugna e Mezzacorona Rotari. Oggi e domani torna nella Valle dei Laghi l’appuntamento con “Reboro. Territorio e Passione” organizzato dall’Associazione Vignaioli del Vino Santo Trentino Doc per conoscere e approfondire questo vino da appassimento che si sta facendo apprezzare sempre di più per le sue peculiarità e il grande potenziale di invecchiamento. Come da tradizione, il Reboro ospiterà un altro grande vino come il Buttafuoco Storico dell’Oltrepò Pavese, in un gemellaggio che permetterà di apprezzare similitudini e differenze tra i due territori e le loro etichette. Ad aprire l’evento, il convegno scientifico “Qualità e certificazioni. Il vino tra disciplinari e produttori”, tenuto dal direttore di “Civiltà del Bere” Alessandro Torcoli nell’Antica Distilleria da Lorenzin a Santa Massenza, con i viticoltori dell’Associazione e il Consorzio Club del Buttafuoco Storico, oltre a enologi, tecnici e legislatori del settore. A seguire, l’appuntamento è all’Azienda Agricola Francesco Poli con la degustazione guidata “Reboro e Buttafuoco Storico - Assaggi a confronto”. Quindi, un tour nelle cantine della Valle dei Laghi, mentre lo chef Peter Brunel, da sempre fortemente legato al territorio della Valle dei Laghi, proporrà nel suo ristorante una stella Michelin ad Arco, uno speciale menu. Il tutto aspettando, il 9 e 10 novembre alla Fondazione Edmund Mach a San Michele all’Adige, la seconda “Rassegna Nazionale dei Vini ottenuti da uve di varietà Piwi” (le cantine che intendono partecipare hanno tempo fino al 14 ottobre per iscriversi), ovvero vitigni innovativi e sostenibili in grado di offrire tolleranza alle malattie fungine, oidio e peronospora, riducendo sensibilmente l’uso degli agrofarmaci, e che saranno valutati da una commissione composta da 24 esperti selezionati tra enologi, enotecnici, giornalisti, sommelier e ricercatori afferenti al mondo agroalimentare che saranno coadiuvati dagli studenti del corso enotecnico. Il 2 dicembre è in programma la cerimonia di premiazione alla quale interverranno anche i ricercatori tedeschi e francesi che illustreranno i progetti di introduzione delle loro denominazioni.
Tra gli eventi simbolo dell’enogastronomia in Italia e nel resto del mondo, nel mettere in relazione la cultura culinaria, la tradizione vinicola e la conoscenza delle materie prime in primis del Friuli Venezia Giulia, a Udine è tornato “Ein Prosit”, all’edizione n. 23 fino al 24 ottobre dedicato alla rinascita ed ai vini bianchi, con un calendario fitto di oltre 120 appuntamenti, tra cui cene che vedono protagonisti i grandi chef, degustazioni, incontri, laboratori e masterclass presieduti da note personalità del panorama giornalistico enogastronomico (da Enzo Vizzari ad Alberto Lupetti, da Armando Castagno ad Eugenio Signoroni, da Francesco Annibali a Jacopo Cossater, da Luca Gardini a Matteo Gallello, tra gli altri), operatori di settore e cuochi di fama internazionale. Grande attenzione è riservata ai vini bianchi provenienti da tutto il mondo, protagonisti indiscussi delle degustazioni guidate e di tutti gli abbinamenti delle cene: non solo etichette dal Friuli Venezia Giulia e dall’Italia, ma anche da Europa, Asia e Sudamerica. Nutrita, inoltre, la presenza di grandi chef internazionali, alcuni con riconoscimenti come le stelle Michelin e la nomina nei “50 Best Restaurants Awards”: ben 72, tra cui figurano Alex Atala, Massimo Bottura, Riccardo Camanini, Moreno Cedroni, Zaiyu Hasegawa, Matteo Metullio, Dabiz Munoz, Yoshihiro Narisawa, Norbert Niedlerkofler, Christophe Pelè, Floriano Pellegrino, Matias Perdomo, Niko Romito, Diego Rossi, Emanuele Scarello e Mauro Uliassi. Promosso da Consorzio di Promozione Turistica del Tarvisiano, di Sella Nevea e del Passo Pramollo, in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia, l’Assessorato alle Attività Produttive, PromoTurismoFvg, il Comune di Udine, la Camera di commercio Pordenone-Udine, la Fondazione Friuli e l’Università di Udine e con Paolo Vizzari e Manuela Fissore, “Ein Prosit” porta in Italia i rossi vivi del Sudamerica, i toni insondabili dell’Asia estrema, il fascino educato della Vecchia Europa, i profumi arcobaleno dell’Anatolia, mescolandoli a quelli del Belpaese e del Friuli, melodie di regioni e terre lontane in uno scambio dove può vincere solo l’ospitalità. Ma è anche una vetrina delle eccellenze del Friuli e del brand “Io Sono Friuli Venezia Giulia”. Lo “Special Event” (23 ottobre), vede protagonisti Chiara Quaglia e Piero Gabrielli del Molino Quaglia e Corrado Assenza, con la presentazione di Paolo Vizzari, e dedicato al tempo delle lievitazioni, con il concerto di Trilok Gurtu e Omar Sosa e l’incontro con Daddy G dei Massive Attack. Sempre in Friuli, è approdato all’edizione 25 “Jazz & Wine of Peace”, il Festival transfrontaliero organizzato dal Circolo Controtempo di Cormòns con la direzione artistica di Mauro Bardusco, che fino al 23 ottobre, tra Collio friulano e sloveno, ospita le grandi stelle del jazz e i musicisti della nuova scena nazionale e internazionale e celebra le eccellenze enogastronomiche del territorio. Un programma diffuso che da Cormòns si dirama in varie località - non mancheranno gli appuntamenti musicali a Gorizia/Nova Gorica, “Capitale della Cultura 2025” - con concerti in cantine e dimore storiche (da Jermann al Castello di Spessa, da Villa Attems all’Abbazia di Rosazzo, dalla Cantina Produttori di Cormòns a Tenuta Villanova), nella stagione che esalta i colori delle colline e i profumi dei vini. Un festival che da sempre celebra la pace e la fratellanza tra i popoli in un territorio di confine, con 25 concerti in programma con leggende del jazz come Michel Portal, Javier Girotto e Vince Abbracciante, Binker & Moses, Bugge Wesseltoft e Henrik Schwarz, e Julian Lage. “Festival nel festival” è la rassegna “Jazz & Taste”, inserita nel progetto nazionale Jazz & Wine Italia di cui Circolo Controtempo di Cormòns è ideatore e partner capofila (otto Regioni italiane coinvolte, per realizzare eventi volti alla valorizzazione della musica jazz e delle realtà vitivinicole del territorio) con momenti nati per esaltare il connubio tra jazz e vino nelle cantine Borgo San Daniele, Borgo Conventi, Polje, Magnàs, Lis Neris, Tenuta Luisa e Borgo Gradis’ciutta accanto all’Enoteca di Cormòns. E anche quest’anno il festival si fregia dell’immagine realizzata da Beppe Giacobbe, uno dei più grandi e stimati illustratori contemporanei. E poiché 100 anni fa nasceva Pier Paolo Pasolini, scrittore, poeta, sceneggiatore e regista, intellettuale complesso che contribuì ad arricchire la cultura italiana, e friulana, del Novecento, Casarsa della Delizia, luogo d’origine della madre in cui Pasolini trascorse molte vacanze, e il Friuli Venezia Giulia, sempre presenti nei suoi ricordi, nel legame con la madre, nella lingua, assieme sempre a PromoTurismoFvg e il Centro Studi PP Pasolini, rendono omaggio al grande intellettuale attraverso un percorso culturale di iniziative per tutto l’anno, con il fulcro proprio a Casarza, in cui è sepolto e che ospita il Centro Studi. E che è anche il punto di partenza dell’itinerario e delle visite guidate messe a punto da PromoTurismoFvg, in collaborazione con le guide turistiche della Regione, “Sui luoghi di Pasolini a Casarsa”, ogni domenica e il 2 novembre, giorno della morte dello scrittore.
Oggi nei ristoranti di Brescia, Verona e Trento oltre 30 chef e un pasticcere - da Terry Giacomello a Michele Bosco, passando per Peter Brunel - racconteranno il ricco patrimonio enogastronomico del Lago di Garda con le cene d’autore di “Centopercento Garda”, con un menu speciale a sei mani in collaborazione con i produttori locali e cantine come Cà Maiol, Cavalchina, Bottenago e Madonna delle Vittorie, che accompagneranno i diversi menu con i vini simbolo delle zone di origine, dal Lugana al Custoza, dalla Valtènesi al Trentino. L’Asolo Prosecco omaggia il genio di Antonio Canova con una campagna di comunicazione nazionale nella ricorrenza del bicentenario della morte dello scultore, massimo esponente del neoclassicismo italiano. L’artista era nato a Possagno (Treviso), nel cuore della zona di produzione dell’Asolo Prosecco, e nello splendido Museo Gypsotheca Antonio Canova, allestito nella sua casa natale, è in corso fino al 5 novembre la mostra “Canova e il dolore. La stele Mellerio”, da un’idea di Vittorio Sgarbi, presidente della Fondazione Canova di Possagno, e curata da Francesco Leone e Stefano Grandesso sotto la direzione artistica di Contemplazioni. Tra i partner della rassegna c’è il Consorzio, impegnato nel sottolineare il forte legame tra la Denominazione e le bellezze artistiche e naturali del suo territorio. Proprio per questo, tutte le immagini della campagna, che ritraggono le splendide sculture custodite all’interno del Museo, sono accompagnate dal payoff “Il Vino è cultura”, realizzate dal fotografo Filippo Guerra, mentre la grafica è opera dello studio veronese Paffi. L’esposizione trova il suo apice nella ricomposizione, per la prima volta dal loro smembramento, dei due monumenti Mellerio, voluti dal conte Giacomo Mellerio in memoria dello zio Giovanni Battista e della moglie Elisabetta Castelbarco, dopo aver visitato lo studio romano di Canova. Con “Visit Cantina 2022” le cantine della Strada del Prosecco e Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene nelle Colline Vitate Patrimonio dell’Unesco aprono le porte ai wine lover per raccontare la storia del Conegliano Valdobbiadene Docg e del Cartizze Docg in primis, ma anche di vini meno noti come Bianco e Rosso dei Colli di Conegliano Docg, i ricercati passiti Docg Refrontolo e Torchiato di Fregona e l’autoctono Verdiso Igt: da Villa Sandi a Bisol 1542, da Mionetto a Bortolomiol, da Val D’Oca ad Andreola, da Canevel alla Cantina Colli del Soligo, dalla Cantina Fasol Menin a Conte Collalto, da Mani Sagge ad Adami, da Col Vetoraz a La Tordera, da Nani Rizzi a Drusian, solo per dirne alcune. Il bicchiere contemporaneo di alta qualità, come tema progettuale e oggetto del quotidiano, tra forme e dettagli, attenzioni di design, tecniche di realizzazione, diverse tipologie e un materiale di elezione, il vetro, in un tributo ad un “piccolo” oggetto e alle sue tante, possibili e affascinanti declinazioni, è invece il protagonista delle “Forme del bere” alle quali InGalleria/Punta Conterie Art Gallery a Murano dedica una mostra originale a cura di Elisa Testori (fino al 31 dicembre), con progetti di designer internazionali e di produttori italiani, muranesi ed europei che hanno saputo declinare al meglio design e sapienza nella sua realizzazione.
I colori dell’autunno tingono d’oro i colli che circondano Bologna famosa da sempre per il suo animo godereccio e Fico Eataly World, il grande Parco tematico del cibo, è la cornice dell’edizione n. 3 di “Bologna In Vino”, il 22 e 23 ottobre, con aziende, provenienti da tutta Italia, e oltre 150 etichette per dare sia agli appassionati, sia agli estimatori più preparati, una panoramica sulle eccellenze del vigneto Italia con la possibilità di confrontarsi direttamente con esperti e produttori, per scoprire e acquistare i vini più amati e arricchire la propria cantina personale. Il 23 e 24 ottobre, a Palazzo Gnudi nel cuore di Bologna, va in scena anche l’edizione n. 31 della “Mostra Assaggio Vini dei Colli Bolognesi” nella quale incontrare 25 produttori e degustare i loro vini più rappresentativi, dai bianchi - primo tra tutti il Colli Bolognesi Pignoletto Docg nelle sue diverse versioni, dal fermo al Metodo Classico - ai rossi come Barbera e Rosso Bologna, con la regia del Consorzio Vini Colli Bolognesi. All’Enoteca Regionale Emilia Romagna alla Rocca di Dozza, ogni sabato e domenica, apre “InCantina - La Dispensa Malvezzi Campeggi”, un nuovo spazio dove abbinare una selezione di oltre 1.000 vini emiliano-romagnoli alla degustazione di prodotti e piatti tipici del territorio, dalla Piadina di Dozza al Prosciutto di Parma. Un’esperienza di viaggio unica, tra enogastronomia, arte, cultura all’insegna del turismo slow a bordo di un treno storico “Centoporte”, che attraversa il cuore dell’Appennino Tosco-Romagnolo alla scoperta delle terre che Dante Alighieri visitò nel suo cammino tra Firenze e Ravenna, un percorso incantevole che coniuga celebri città d’arte e borghi medievali completamente immersi nella natura, ma anche un itinerario nel gusto, alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche che vi si possono: ecco il “Treno di Dante”, in partenza tutti i sabati e le domeniche fino al 30 ottobre, con una corsa straordinaria il 1 novembre.
“Understanding present to reshape the future” è il tema dell’evento “Be.Come More then Wine Experience 2022”, dal 23 al 25 ottobre al Complesso Museale Santa Maria della Scala a Siena, in formula club dai connotati lifestyle dedicato al mondo della produzione vitivinicola di eccellenza del territorio italiano e dei suoi grandi brand. Si parlerà di cultura digitale e della generazione Z, come nuovi loyalists per il segmento produttivo del vino, e del fenomeno del collezionismo in relazione anche all’avanguardia finanziaria digitale che compra in criptovaluta ed ai futures legati allo sviluppo del prezzo di alcuni vini da invecchiamento in qualità di sottostante nel programma di investimento a medio lungo termine, con le collaborazioni internazionali di Oeno Group, il direttore e Master of Wine Justin Knock affiancato da uno dei più importanti ambassador del Gruppo, Gabriele Gorelli, primo Master of Wine italiano, e Want-Ita, con il ceo Giovanni Massetti. Accanto alla parte di confronto e networking, “Be.Come 2022” sarà un momento business per un gruppo di selezionate aziende vitivinicole italiane che saranno presenti per incontrare stampa specializzata e addetti ai lavori, f&b manager e gm dei più importanti ristoranti e strutture alberghiere italiane e sommelier nazionali e internazionali. Ci saranno anche masterclass progetatte da Gabriele Gorelli e una pensata in collaborazione con Oeno Group, mentre l’Istituto Marangoni sarà educational partner per elaborare progetti tesi a individuare nuovi modi comunicativi e interpretare i linguaggi contemporanei per parlare alla Gen Z e che in questa edizione gestirà un panel dedicato al Metaverso. Una “matinée d’ottobre” al “Tempio del Brunello” a Montalcino è un “Pranzo teatrale con Assaggi di sorrisi” domani nel ciclo di eventi “InChiostro d’autunno” promosso nel nuovo museo immersivo dal progetto “L’Oro di Montalcino” di Opera Laboratori. Tra i quali, la domenica fino al 30 ottobre ci sono la visita al Complesso di Sant’Agostino e al Tempio con brunch all’Enoteca Bistrot, e il sabato fino al 29 ottobre i tour in ebike nelle terre del Brunello, con visita all’Abbazia di Sant’Antimo, light lunch all’Enoteca Bistrot e visita al Complesso di Sant’Agostino e al Tempio. E da Montalcino a Los Angeles, passando per Londra, New York e Toronto, assumerà un carattere sempre più internazionale l’edizione n. 31 di “Benvenuto Brunello”, l’anteprima delle nuove annate del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino in programma a partire dall’11 novembre. Confermato dunque anche per quest’anno il format autunnale, con il Brunello 2018 e la Riserva 2017 pronti a debuttare in Italia e per la prima volta in quattro città tra Vecchio e Nuovo Continente con un’edizione in contemporanea dell’evento il 17 novembre. Ma aspettando anche l’apertura della “Mostra Mercato del Tartufo Bianco delle Crete Senesi” n. 36, a San Giovanni d’Asso (12-13 e 19-20 novembre), tra mostra-mercato, cene di gala di chef stellati e calici di Brunello di Montalcino nell’antico Castello, le ricette autentiche delle massaie locali e i menu a tema nei ristoranti del territorio, senza dimenticare gli assaggi di formaggi pecorini a latte crudo, insaccati, carni di Chianina e Cinta Senese, olio Evo di grande qualità e vino Doc Orcia, ma anche una visita al “Museo del Tartufo” e la possibilità di partecipare in prima persona alla cerca del “diamante bianco” insieme ai tartufai ed ai loro cani. Ed alla cui corte si può arrivare anche con il “Treno Natura”, un antico treno a vapore che, partendo da Grosseto e da Siena, porta attraverso una ferrovia non più in servizio fino al Castello di San Giovanni, attraverso i paesaggi più belli della campagna senese. E sono sempre di più i clienti e i wine lovers diventati habitué di “Terraforte”, il progetto enogastronomico sviluppato con lo chef Cristiano Tomei al Castello del Terriccio, che ha aperto le porte al pubblico il 23 ottobre 2021, e che il 23 ottobre prossimo festeggia il primo anniversario. Il menù curatissimo è studiato per affiancare le grandi etichette di Castello del Terriccio, dal Lupicaia al Castello del Terriccio e Tassinaia, con la capacità dello chef Tomei di esaltare la territorialità in chiave creativa a comporre quel mix di elementi che fanno tornare e ritornare in questo straordinario luogo di “vero ristoro” voluto da Vittorio Piozzo di Rosignano, alla guida della griffe, in uno degli antichi casali del borgo storico oggetto di un bellissimo recupero conservativo in una delle maggiori proprietà agricole di Toscana (1.500 ettari complessivi, estesi lungo il limite settentrionale della Maremma Toscana nelle vicinanze di Bolgheri). La festa di Terraforte si terrà in due diversi momenti, entrambi in compagnia dello chef Tomei: “Il Pranzo della Domenica” e “La Merenda di Tomei” con i sapori dell’autunno, i vini e l’olio nuovo del Terriccio. A Firenze con il “Florentine Sunday Brunch”, torna l’appuntamento col brunch all’Hotel Regency che accompagna tutta la stagione autunnale fino al periodo natalizio. Il Relais Le Jardin, il ristorante dell’albergo, guidato da chef Claudio Lopopolo, si trasforma nella naturale estensione della casa di ogni fiorentino, o ospite, che voglia passare una mattinata e un pranzo in totale relax con una selezione di vini dalla carta curata dal maitre Paolo Mercurio, negli ambienti eleganti, storici e luminosi dell’Hotel Regency che, oltre alla rinomata qualità in campo di ospitalità, vanta una storia secolare che ha accompagnato in progressione lo sviluppo di Firenze dal suo periodo di Capitale. E prosegue “Tra Borghi e Cantine”, il progetto pensato da Confcommercio Siena con Camera di Commercio Arezzo Siena e Vetrina Toscana che ha il patrocinio dei Consorzi del Vino e la collaborazione di Ais e Fisar, con i piatti dei ristoranti del territorio di Siena che sposano i migliori vini Doc e Docg, dal Brunello di Montalcino al Nobile di Montepulciano, dalla Vernaccia di San Gimignano all’Orcia Doc di cantine come Cava d’Onice, Carpineto, Donatella Cinelli Colombini, Tenuta Tre Rose e La Magia (fino al 27 ottobre). Dal pranzo nell’antico maniero del Castello di Gargonza con i prodotti del territorio, al tour alla scoperta di Castiglioncello, simbolo di un’epoca fatta di cinema e “Dolce vita”, dalla scoperta delle antiche spezierie di Siena, alla passeggiata enogastronomica nei chiostri delle chiese di Prato, dalla street art allo street food per le strade di Livorno, dalla scoperta del “foliage” nel parco delle Foreste Casentinesi, a quella del Liberty a Montecatini, sono solo alcune delle tappe di un viaggio che porta alla scoperta della Toscana enogastronomica con il ricco calendario di oltre 150 eventi territoriali di “Vetrina Toscana” (fino a marzo 2023).
Oggi e domani è di scena l’anteprima di “Frantoi Aperti in Umbria 2022”, con il convegno “E viaggiar m’è dolce in questa Strada dell’Olio. Tendenze e buone pratiche per un oleoturismo consapevole” organizzato dal Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Perugia in collaborazione con l’Associazione Strada dell’Olio e.v.o. Dop Umbria e la Fondazione per l’Istruzione Agraria alla Rocca di Casalina a Deruta (con, tra gli altri, il professor Mauro Agnoletti del Dipartimento di Gestione dei Sistemi Agricoli Alimentari e Forestali dell’Università di Firenze, Michele Sonnessa, presidente delle Città dell’Olio e Roberta Garibaldi, ad Enit - Agenzia Nazionale del Turismo) e una passeggiata in bici elettrica, rivolta a giornalisti ed operatori di settore, con partenza dal Bosco di San Francesco del Fai in Assisi, lungo i sentieri della Fascia Olivata Assisi - Spoleto, fino a Spello, Foligno e al Parco dell’Altolina con il Frantoio dell’Eremo. Il tutto aspettando il ritorno dell’evento il 29 ottobre con l’edizione n. 25 che fino al 27 novembre celebrerà l’arrivo del nuovo olio extravergine di oliva nel periodo della raccolta e frangitura delle olive, proponendo esperienze in frantoio, tra gli olivi, all’aria aperta e nelle piazze dei borghi medievali e delle città d’arte, legate al mondo dell’olio e.v.o. di qualità. Ventotto cuoche professioniste sono le protagoniste della finale di “Extra Cuoca - Il talento delle donne per l’olio extra vergine”, il Concorso nazionale promosso dal Comitato di Coordinamento del Premio Ercole Olivario e dalle Donne dell’Olio, in collaborazione con Lady Chef, sezione femminile della “Federazione Italiana Cuochi” (Fic), pronte a sfidarsi ai fornelli il 24 ottobre all’Università dei Sapori di Perugia, preparando in diretta le ricette proposte utilizzando gli oli e.v.o. finalisti al Concorso nazionale “Ercole Olivario 2022“, in presenza della giuria nazionale che assaggerà gli elaborati per poi proclamare il 25 ottobre le vincitrici nelle categorie Antipasti e altre preparazioni (finger food, contorni, torte salate, tramezzini, cocktail), Primi Piatti, Secondi Piatti e Dolce. Dall’Umbria alle Marche, la “Fiera Nazionale del Tartufo Bianco” di Acqualagna, tra le principali fiere di settore in Italia dedicate al tartufo bianco torna con l’edizione n. 57 dal 23 ottobre al 13 novembre, con la grande mostra mercato al Palatartufo, i cooking show con chef stellati (come Errico Recanati, Antonio Ciotola, Max Mariola, Giorgione, Federico Delmonte, Mattia Poggi, Richard Abou Zaki & Pierpaolo Ferracuti e Nikita Sergeev) assaggi prelibati al Ristotartufo, laboratori per adulti e bambini, ricerca con esperti tartufai, spettacoli e cultura, percorsi e mostre, esperienze sensoriali, visive e olfattive insieme a momenti di grande passione nell’assaggio di un sapore unico, il più prezioso di questa terra. Il Grand Ordine della Ruscella di Acqualagna assegnerà il prestigioso riconoscimento al grande chef Gennaro Esposito. E si celebrerà anche l’anniversario n. 60 della morte di Enrico Mattei nato il 29 aprile 1906 ad Acqualagna, fondatore e primo presidente di Eni. Ci si sposta al Castello Ducale Orsini di Fiano Romano, dove il 23 ottobre si accende la sfida del “Campionato del Mondo del Panettone”, l’evento ideato dalla Federazione Internazionale, Pasticceria, Gelateria e Cioccolateria (Fipgc) con oltre 60 pasticceri e professionisti del settore che dovranno cimentarsi con il grande lievitato diventato simbolo della pasticceria italiana nel mondo. Protagonisti, anche pasticceri provenienti dal Giappone, dalla Spagna e dalla Svizzera, a testimoniare la crescente popolarità del panettone in ogni angolo del pianeta. Sempre il 23 ottobre torna l’edizione n. 11 di “Life of Wine”, evento degustazione dedicato all’evoluzione del vino nel tempo, ideato da Studio Umami e Roberta Perna Comunicazione Enogastronomica, all’Hotel Villa Pamphili, con 73 cantine da tutta Italia che porteranno in degustazione oltre 350 vini di cui oltre 200 vecchie annate. Le cantine? Da Badia a Coltibuono a Boscarelli, da Caiarossa alla Cantina Kaltern, da Capezzana alla Cantina Santadi, da Cantine Dei a Cantine del Notaio, da Capichera a Fontana Candida, da Gosjean a Il Borro, da Lamole di Lamole a Letrari, da Marchesi di Barolo a Rocca delle Macìe, da San Patrignano a Mottura, per citarne solo alcune. Il tutto aspettando, il 17 novembre, in Campidoglio, la Cia - Agricoltori Italiani che premia anche WineNews con la “Bandiera Verde Agricoltura 2022”, nella “Sezione Agripress-international”, edizione n. 20 dello storico riconoscimento, che, nato nel 2003, oltre ad aziende agricole, enti locali, associazioni, scuole e personalità che si sono distinti nelle azioni e politiche svolte a favore dell’agricoltura, dell’ambiente, dello sviluppo rurale, di progetti didattici e di welfare relativi ad una migliore conoscenza del mondo agricolo, alla tutela dell’ambiente, della storia e delle economie dei territori rurali, viene assegnato anche ad iniziative extra-aziendali riconducibili alle sue finalità ispiratrici.
Il “Radicepura Garden Festival”, il primo evento internazionale dedicato al garden design e all’architettura del paesaggio del Mediterraneo che, a Radicepura, il Parco botanico di Giarre, tra l’Etna e il Mar Ionio, vede coinvolti giovani designer, istituzioni, imprese, grandi protagonisti del paesaggismo, dell’arte e dell’architettura, organizzato dalla Fondazione Radicepura in collaborazione con Piante Faro, ha annunciato la “Call for Ideas 2023” invitando studenti, architetti del paesaggio, agronomi, garden designer, botanici, vivaisti, urbanisti, ingegneri, artisti, studenti, curatori e tutti coloro che abbiano le competenze per progettare e realizzare un giardino celebrazione della biodiversità, del paesaggio naturale e del paesaggio antropico mediterraneo e partecipare all’edizione n. 4 della Biennale che avrà per tema “Il giardino delle piante”, da un’idea del direttore artistico Antonio Perazzi, con il contributo del maestro, architetto paesaggista, Paolo Pejrone (fino al 14 novembre). Intanto oggi il Parco inaugura “Compito #1”, la nuova opera dell’artista Adrian Paci:, un mosaico a pavimento di 140 metri quadri, il cui tema è frutto del lavoro di ricerca e collaborazione dell’artista con la Comunità di Sant’Egidio nel 2017, occasione d’incontro con esperienze e persone fragili, diventate ispirazione, con la volontà di tradurre e riportare nel contesto artistico una forma di scrittura priva di legami con un alfabeto codificato. “Di fronte agli antichi e maestosi Templi Greci, sotto un estivo sole calante, d’improvviso appaiono strane figure, impalpabili come ombre bianche, reali come statue di marmo: sono i personaggi del Mito”: inizia così “Le Stoai-Il Simposio degli Dei”, originale spettacolo enogastronomico che fa rivivere il convito greco nell’eccezionale sfondo della Valle dei Templi di Agrigento (fino al 28 ottobre), in una cena-evento con i piatti dell’antica Grecia che sono giunti fino a noi, attualizzandosi nella grande tradizione gastronomica di Sicilia. A Trapani, al via anche il “Tuna Fish Fest”, fino al 31 ottobre, progetto finanziato dall’Assessorato Agricoltura, Sviluppo Rurale, Pesca Mediterranea - Dipartimento Regionale della Pesca Mediterranea della Regione Siciliana e kermesse enogastronomica sul tonno che si presenta con prodotti televisivi di natura enogastronomica volti alla promozione del tonno trasmessi sul web e in tv, per sensibilizzare l’opinione pubblica sul valore di una tradizione attraverso il digitale ma anche attraverso iniziative dal vivo, come gli “open restaurant” per degustare succulenti menu a tema nei ristoranti della città.
Infine, in tutta Italia dal Piemonte alla Toscana, dall’Abruzzo alla Campania, passando per il Veneto, è tornato l’evento “Cantine Aperte in Vendemmia”, tutto il mese di ottobre, per vivere in prima persona la raccolta delle uve nelle aziende del Movimento Turismo del Vino. Il 26 ottobre torna anche “#GimmeFivi”, l’evento diffuso nato dalla collaborazione tra i Vignaioli Indipendenti e “Punti d’affezione” della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (Fivi), con oltre 50 appuntamenti in enoteche, ristoranti e wine bar sparsi in tutta Italia, dalla Calabria alla Valle d’Aosta, nei quali un produttore presenterà la storia, l’azione e i valori che animano la Fivi, attraverso cinque vini di altri vignaioli colleghi, in degustazione singola o in abbinamento a piatti e specialità proposte dal locale che organizza l’evento. E quest’anno, alla rete dei “Punti d’affezione” si aggiunge per la prima volta una Stella Michelin: il Ristorante gourmet di Peter Brunel di Arco. Il tutto aspettando l’edizione n. 11 del “Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti”, dal 26 al 28 novembre con un’edizione da record a Piacenza.
E dopo la celebrazione dei 10 anni del brand, Signorvino, la catena di enoteche con cucina lanciata nel 2012 da Sandro Veronesi, presenta la sessione autunnale del calendario di eventi “Divertiti con Gusto”, un ricco programma di corsi, degustazioni e cene (fino al 17 dicembre) focalizzato sull’inimitabile patrimonio vinicolo italiano con l’obiettivo di avvicinare il grande pubblico al mondo del vino. L’hub del gusto dedicato soprattutto agli amanti del grande vino italiano ed a chi è costantemente alla ricerca delle etichette più interessanti del panorama nazionale, ha donato quest’anno nuova continuità a una proposta formativa che ha riscosso grande successo negli ultimi anni con l’introduzione del terzo livello delle “Lezioni sul vino”. E per tutto il mese di ottobre sarà più facile e conveniente fare anche una spesa sostenibile per le persone e per il pianeta, con centinaia di prodotti certificati Fairtrade del commercio equosolidale in promozione nei punti vendita Coop, Aldi, Lidl, Carrefour, Pam Panorama e Mercato in tutta Italia. Guardando oltreconfine, il 31 ottobre I Vini del Piemonte fa ritorno ad Amsterdam per l’edizione n. 3 del “Barolo & Friends Event” nella capitale olandese, rivolta a operatori del settore e wine lovers locali all’InterContinental Amstel Amsterdam. Senza dimenticare che, il 25 ottobre, in tutto il mondo, si celebra il “World Pasta Day 2022”.

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