Un “bottino” importante che profuma di generosità e di visione per il futuro. Ammonta a 134.000 euro la cifra raccolta per rinnovare gli ambienti e la didattica della Scuola Enologica di Alba, vera e propria eccellenza che forma il capitale umano del domani di un territorio, quello delle Langhe, legato fortemente al vino. La cifra è stata raccolta da “Barolo en primeur”, la grande iniziativa di solidarietà promossa e organizzata da Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Crc Donare Ets, in collaborazione con il Consorzio di tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani e che, per valore, si distingue come il più importante evento di “wine & charity” d’Italia (811.000 euro raccolti per l’edizione 2023). La cifra è stata consegnata alla Scuola da Giuliano Viglione, presidente Fondazione Crc Donare Ets; Ezio Raviola, presidente Fondazione Crc e Matteo Ascheri, presidente Consorzio di tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, con un simbolico assegno durante la cerimonia che si è svolta nella sede scolastica. I fondi messi a disposizione arrivano dalle offerte raccolte per le oltre 1.200 bottiglie dei lotti comunali, donati dai produttori del Consorzio nella scorsa edizione della grande gara internazionale di beneficenza che si tiene annualmente al Castello di Grinzane Cavour e in diretta con Londra e New York. Una somma che si aggiunge ai 132.800 euro donati alla scuola nel 2023, arrivando così ad un totale complessivo di 266.800 euro. La cifra verrà destinata alle necessarie spese di ristrutturazione degli edifici della scuola, iniziando dalle aule, gli spazi comuni e gli ambienti esterni. Un’attività di rinnovamento voluta dalla Commissione di Gestione dei Fondi istituita nel 2023 e arrivata a seguito del confronto con la scuola stessa e dalle interlocuzioni con alunni e genitori: si tratta di un vero e proprio patto formativo finalizzato a promuovere anche interventi di innovazione didattica per la formazione di tecnici sempre più capaci di rispondere alle esigenze delle aziende vitivinicole, oltre che per il consolidamento del ruolo della Scuola Enologica, non soltanto a livello provinciale e regionale, ma su tutto il territorio nazionale.
“Grazie a questo progetto - ha commentato Ezio Raviola - si rafforza il legame tra “Barolo en primeur” e il nostro territorio: un primo importante investimento sulla Scuola Enologica, l’ente che forma le future generazioni di enologi, a cui potranno seguire nuovi interventi nei prossimi anni. Il Presidente del Consorzio del Barolo, Mario Ascheri, ha aggiunto come “si parla molto di futuro del vino, nuove tecnologie e cambiamenti del settore enologico, ma spesso queste parole rimangono nell’aria senza un seguito. Con “Barolo en primeur” abbiamo voluto invece dare un segnale forte che va oltre lo stretto legame che abbiamo con il territorio: i fondi che ogni anno raccogliamo con questa grande gara di beneficenza sono un investimento reale nel futuro del vino. Insieme alla terra e al clima, è il capitale umano il vero valore che contraddistingue ogni terroir e l’unico su cui abbiamo un vero controllo. Quindi è fondamentale formare i giovani che porteranno avanti le nostre denominazioni e spero che questo gesto venga preso come esempio da tutto il comparto”.
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