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VINO & SOLIDARIETÀ

“Barolo en Primeur” dona 132.800 euro alla Scuola Enologica di Alba, custode della “Vigna Gustava”

Sono frutto dell’asta che, dall’edizione n. 1 nel 2021, ha raccolto oltre 1,5 milioni di euro per il territorio del Piemonte. E che torna nel 2023

Un assegno da 132.800 euro, frutto delle 1.200 bottiglie di Barolo e Barbaresco donate da 75 produttori del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani e messe all’asta nell’ottobre 2022 nell’edizione n. 2 di “Barolo en Primeur”, per la Scuola Enologica di Alba, uno dei luoghi più importanti per il futuro delle Denominazioni delle Langhe, i cui studenti si prendono cura della “Vigna Gustava”, già appartenuta e vinificata dal Conte Camillo Benso Cavour ai piedi del Castello di Grinzane Cavour e dalla quale nasce il vino delle barrique che finiscono sotto il martelletto. Lo hanno consegnato, oggi, nella sede della Scuola, Ezio Raviola, presidente di Fondazione Crc, Giuliano Viglione, presidente di Fondazione Crc Donare Ets, e Matteo Ascheri, presidente del Consorzio del Barolo, promotori del prestigioso incanto solidale al Castello di Grinzane Cavour e che tornerà nel 2023 ad ottobre, alla dirigente Antonella Germini, per sostenere le attività didattiche e la rifunzionalizzazione delle strutture dell’istituto. Dalla sua prima edizione, nel 2021, grazie ai generosi filantropi ed ai collezionisti di vino di tutto il mondo che si sono aggiudicati i lotti, “Barolo en Primeur” ha permesso di raccogliere oltre 1,5 milioni di euro di fondi destinati a diverse attività nel territorio del Piemonte.
“Barolo en Primeur” è il primo e unico progetto in Italia che intreccia uno dei grandi ambasciatori del made in Italy, il Barolo, ai valori della solidarietà, del territorio, dell’arte e della finanza sociale, una grande gara di solidarietà che dal 2021 si tiene al Castello Grinzane Cavour in collegamento in diretta con New York. L’assegno consegnato alla Scuola Enologica deriva dai lotti comunali dell’edizione 2022 donati dai produttori del Consorzio, mentre le donazioni provenienti dalle 15 barrique di Barolo della “Vigna Gustava”, oggi di proprietà di Fondazione Crc, sono andate a favore di 17 diverse attività benefiche che operano a livello nazionale e internazionale. Nella prima edizione, sono stati raccolti 666.000 euro, mentre nella seconda edizione ben 769.800 euro.
La donazione rappresenta il primo tassello di un progetto pluriennale modulare con cui i produttori del Consorzio si impegnano, con “Barolo en Primeur, a sostenere la Scuola Enologica di Alba con i fondi raccolti grazie alla donazione di bottiglie, e per il quale è stato istituito un apposito Comitato Scientifico di Gestione dei Fondi. “Questo assegno dimostra quanto il Consorzio voglia investire nelle prossime generazioni - spiega Matteo Ascheri, presidente del Consorzio del Barolo - la Scuola Enologica di Alba è un valore importante per il territorio e crediamo fortemente che da qui possano e debbano uscire i viticoltori e gli enologi di domani. Come la vendita en primeur rappresenta un investimento nel futuro, ora stiamo facendo la stessa cosa con i ragazzi della Scuola, dando a loro i mezzi e la fiducia necessari per poter studiare nelle migliori condizioni. Il successo di “Barolo en Primeur” ci spinge a puntare ancora di più su questo evento, che può diventare un circolo virtuoso formidabile di promozione e formazione”. “Continuiamo a lavorare per far crescere un progetto in cui crediamo molto con l’ambizione di affermarlo come modello innovativo capace di unire gli scopi benefici a quelli della promozione e valorizzazione del territorio - sottolinea Ezio Raviola, presidente di Fondazione Crc - il prossimo obiettivo è rendere questo evento sempre più internazionale, sostenuti dalla calorosa accoglienza che il mercato e la stampa estera hanno dimostrato nei nostri confronti. Ci stiamo preparando al meglio per la prossima asta solidale di ottobre, con tante novità che renderanno “Barolo en Primeur” ancora più coinvolgente e affascinante”.
“La Scuola Enologica è una grande eccellenza del nostro territorio e con questo assegno vogliamo far crescere la struttura e renderla un luogo di formazione sempre più all’avanguardia - ha detto Antonella Germini, dirigente della Scuola Enologica - i fondi raccolti e destinati al nostro istituto sono una grande occasione che sfrutteremo al meglio per i nostri ragazzi, il capitale umano che guiderà il futuro non solo dei nostri vini, ma anche di tutto il territorio”. “Aver coinvolto i produttori del Consorzio nell’edizione n. 2 è stato un elemento di grande crescita per “Barolo en Primeur”, conclude Giuliano Viglione, presidente Fondazione Crc Donare Ets, sottolineando che “come Fondazione siamo da sempre molto attenti alle realtà che operano sul territorio e ci è sembrato fondamentale sostenere la formazione delle giovani generazioni che si apprestano a prendere in carico il lavoro delle vigne, elemento imprescindibile per il futuro del nostro territorio”.
Nell’occasione è stato anche dato conto dell’avanzamento dei progetti sostenuti con “Barolo en Primeur” edizione 2021 per un totale di 666.000 euro. I fondi sono stati utilizzati per l’acquisto di mezzi per l’assistenza ospedaliera domiciliare in Piemonte, come fatto dalla Fondazione Adas e dalla Protezione Civile di Cuneo; per il restauro di antichi manufatti, come sta facendo il Castello di Racconigi, o di importanti edifici come nel caso della Fondazione Augusto Rancilio con Villa Arconati, dell’Opera Barolo con le facciate dell’omonimo Palazzo e anche a Cherasco per il Museo Civico Adriani; o in Cina, per promuovere l’attività del China-Italy Philanthropy Forum per l’assistenza pediatrica a pazienti oncologici.
Le attività supportate stanno così avendo una ricaduta reale non solamente per i beneficiari finali, ma perché questi progetti spesso creano posti di lavoro e una ricaduta socio-economica importante per le comunità in cui operano. Lo dimostrano anche il progetto Arte e Natura con il quale il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea sta lavorando con bambini, famiglie e insegnanti; lo studio della Fondazione Ricerca Molinette Onlus sulle cellule di Rs tipiche del linfoma di Hodgkin; Terzo Tempo. Arte contemporanea e movimento della Fondazione Sandretto Rebaudengo; l’acquisto di un’apparecchiatura Pet per la Fondazione Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle; l’attività sociale dell’Associazione B612 Lab di Saluzzo; e il Programma visite al Regina Margherita dell’Associazione Donatrici Italiane Sangue Cordone Ombelicale per i bambini ricoverati presso il reparto di onco-ematologia. A Verduno, invece, la Fondazione Nuovo Ospedale Alba-Bra Onlus sta riqualificando i propri ambienti per renderli più accoglienti, ad Alba i fondi stanno rendendo possibile il restauro del Centro Prima Accoglienza Albese Onlus, mentre l’Associazione Parco culturale Alta Langa Onlus sta promuovendo il territorio della Val Bormida cuneese e gli antichi sapere che qui risiedono e rischiano di scomparire.

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