I grandi nomi dell’architettura mondiale hanno raccolto, ormai da qualche anno, la sfida lanciatagli dal mondo della viticoltura: progettare una cantina che sappia coniugare efficienza e spettacolarità nel rispetto del paesaggio. A scegliere le migliori la giuria del “Premio la Cantina di Prometeo” (composta dagli architetti Paolo Portoghesi, Amerigo Restucci, Francesco Amendolagine, Renzo Dubbini e Gian Camillo Custoza), che hanno incoronato, nella cornice dell’evento Gusto Cortina, per la categoria “Paesaggio” il progetto della cantina di Tenuta Castelbuono a Montefalco di Lunelli, il famoso “Carapace” firmato dall’artista Arnaldo Pomodoro con gli architetti Giorgio e Luca Pedrotti; la cantina San Simone di Brisotto di Porcia (Pordenone) dell’architetto Massimo Augusto Redigonda; la cantina di Poggio San Polo a Montalcino degli architetti Dal Piaz e Giannetti; la Vigna 1350 di Cortina d’Ampezzo ha invece meritato la menzione speciale “Paesaggio”. Nella categoria “Architettura” si sono invece aggiudicate il premio la cantina Perusini di Corno di Rosazzo (Udine) degli architetti Romano Burelli e Gianfranco Roccatagliata; la cantina Dei di Montepulciano dell’architetto Alessandro Bagnoli; la cantina Bortolomiol di Valdobbiadene dell’architetto Wally Tomé. Ha ricevuto invece la menzione speciale della categoria, Venissa di Bisol progettata da mariano Zanon, Alessio Bolgan e Bruno Ferretti.
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