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1 APRILE A QUISTELLO: EVENTO DI DESISTENZA ALIMENTARE … C’E’ CHI PROTESTA CON IL DIGIUNO E CHI, COME IN QUESTO CASO, CON L’ABBUFFATA DI QUELLA PRELIBATEZZA DI CUI SIAMO PRIVATI DA ANNI INGIUSTAMENTE, LA FIORENTINA!

E’ stata condannata a morte con grande clamore, poi tutti hanno dimenticato l’ingiustizia: si tratta della bistecca alla fiorentina, bandita dalle tavole italiane dal 1 aprile 2001 dall’Unione Europea, mai riammessa a differenza di quanto successo in altri paesi quali la Gran Bretagna, Francia e Portogallo. Per protestare contro questo atto di lesa maestà alle razze autoctone italiane, nella ricorrenza dell’anniversario, il 1 aprile 2005 (ore 20,30) nel ristorante l’Ambasciata di Quistello dei fratelli Tamani, si celebrerà una cena “proibita”, in cui verranno serviti quei tagli, banditi fino ad oggi, cioè la bistecca alla fiorentina, il cervello, i filoni (o schienali) ai quali per aumentare il dissenso saranno aggiunti altri prodotti e vini, anch’essi messi al bando.

Una grande manifestazione di desistenza alimentare. Si può protestare con il digiuno, ma in questo caso l’unica forma urlata ai burocrati di Bruxelles, agli organi competenti dei ministeri italiani è l’abbuffata di quei cibi di cui siamo privati da anni ingiustamente. Alla cena presenzieranno il macellaio per antonomasia, Dario Cecchini di Panzano, e Davide Paolini, il “gastronauta” che il 31 marzo 2001 furono i protagonisti dell’asta dell’utima bistecca e del funerale che ne seguì, di cui tuttora c’è traccia nelle macelleria toscana. Un’asta che portò il ricavato alla Fondazione dell’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze.

Il ristorante L’Ambasciata di Quistello ha dato prontamente la disponibilità alla cena, non solo per confermare una già riconosciuta originalità e ospitalità, ma soprattutto per affermare le valenze della cucina italiana. La difesa della bistecca alla fiorentina e gli altri prodotti in cattività significa volersi riconoscere come promotori del “made in Italy”, soprattutto in quei Paesi, in Russia e in Spagna, dove i fratelli Tamani apriranno i battenti dell’Ambasciata.

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