200 sindaci delle “Città del Vino” si sono sfidati sulla qualità a Siena: la valutazione delle 400 “bottiglie”, dal 10 al 12 maggio, ha impegnato 50 tra esperti enologi, sommelier e giornalisti enogastronomici internazionali (dall’Ungheria agli Usa, dalla Francia alla Germania). Top secret sul vincitore: i vini (e le Città) vincitori sarà comunicati sulla costiera amalfitana alla Convention delle Città del Vino, in calendario a fine maggio. Il concorso enologico delle Città del Vino - che vede la collaborazione di Enoteca Italiana, Università di Udine, Office International de la Vigne et du Vin, Ice, Unioncamere - è nato per valorizzare le piccole produzioni di qualità (aziende da non più di 10.000 bottiglie), espressione della tipicità dei comuni e dei loro territori, ed era rivolto ai produttori vinicoli delle 450 “Città del Vino”.“La Selezione del Sindaco”, questo il nome del concorso, è una grande occasione - spiega Nicola Melideo, amministratore delegato di www.cittadelvino.com - per far conoscere ai consumatori vini meno noti, ma pur sempre ambasciatori di territori a forte vocazione vitivinicola. Così i sindaci diventano i protagonisti della promozione dei comuni in quanto fornitori di servizi per il settore vitivinicolo locale: è un concorso che sancisce l’alleanza tra chi ha la responsabilità del Governo e della promozione del proprio territorio e chi invece si dedica in prima persona alla produzione di vini di qualità”. Le regioni italiane che vantano il maggior numero di adesioni alla gara sono il Piemonte, con 24 “Città del Vino”, la Toscana, con 23, l’Emilia Romagna e il Veneto, con 15, la Lombardia, con 12 e l’Abruzzo, con 9.
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