Valorizzare ancora di più le eccellenze dei territori e i luoghi in cui nascono, fissando regole più chiare e precise: nasce con questo obiettivo il “Registro delle Associazioni nazionali delle Città di Identità”, con il decreto firmato dal Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Il Registro, introdotto dalla legge Made in Italy, spiega una nota del Ministero, “rappresenta un chiaro segnale di attenzione verso il mondo delle produzioni agricole di pregio, il paesaggio e tutte le associazioni che custodiscono le tradizioni agricole italiane”.
Sono considerate “Città di Identità”, spiega ancora il Ministero, i Comuni che si distinguono per la produzione di eccellenze agricole legate al territorio, quali prodotti Dop, Igp, biologici, certificati Sqnpi, Sqnz, Sqnba (con almeno il 30% della produzione certificata) e prodotti agricoli con una tradizione consolidata di almeno 50 anni, legata a valori ambientali, storici e culturali.
“Un risultato storico ottenuto grazie all’importante contributo dato nella stesura dei decreti da Città dell’Olio e Città del Vino”, commentano i rispettivi presidente Michele Sonnessa e Angelo Radica.
“La notizia è molto importante - afferma Angelo Radica - perché di fatto certifica finalmente il ruolo delle nostre Associazioni anche nel rapporto con il Ministero dell’Agricoltura, un ruolo che ci vede protagonisti perché siamo espressione diretta delle esigenze dei territori. È con soddisfazione che leggo nel contenuto dell’Art. 4 che riguarda i requisiti per essere ammessi nel Registro, che sono state di fatto sottolineate le principali finalità espresse dai nostri Statuti, dalla tutela dei paesaggi rurali alla sostenibilità, dallo sviluppo del turismo rurale al tema della coesione sociale e della tutela dei beni comuni. Evidentemente abbiamo saputo esprimere con chiarezza e con forti motivazioni le nostre idee fondative, oggi così chiaramente richiamate. Un grazie particolare va all’onorevole Pino Bicchielli che ci ha accompagnato in questo percorso grazie alla sua proposta di legge che poi è divenuta emendamento della legge sul Made in Italy”.
“Siamo particolarmente soddisfatti ed orgogliosi di aver raggiunto questo ambizioso traguardo - ha dichiarato Michele Sonnessa - da oggi abbiamo uno strumento in più per dare concretezza e valore alle politiche di valorizzazione delle produzioni locali attraverso il coinvolgimento diretto di olivicoltori, operatori turistici e della ristorazione delle tante Città di Identità che intorno ai prodotti di eccellenza del made in Italy come l’olio Evo, hanno costruito vere e proprie comunità identitarie. Il Ministero ha dimostrato di credere nell’impegno trentennale profuso dalle Città dell’Olio e dalle Città del Vino nella valorizzazione delle identità e le produzioni tipiche locali e del turismo di comunità che affonda le sue radici nel racconto delle storie dei custodi del nostro immenso patrimonio oleoenogastronomico. L’istituzione del Registro nazionale delle associazioni di Città di Identità è una grande opportunità, sta a noi coglierla”.
“Siamo pronti a cogliere la sfida ed a mettere in campo tutte le iniziative sui territori che ci consentano il perseguimento delle finalità che sono richiamate dalla legge: interventi di valorizzazione e promozione delle eccellenze territoriali, con il necessario coinvolgimento del mondo imprenditoriale”, concludono.
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