02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

I Viaggi Di Repubblica

Calici in alto - Toscana, il Chianti e il Barone di ferro ... Siena che grande città! Ricca lo è di suo, a renderla unica è il suo contado. Ne sa qualcosa Vittorio Galgani, il presidente della locale Camera di commercio che con la fondazione Qualivita (difende i marchi a denominazione a livello europeo e sta lavorando insieme a Nomisma per la diffusione della cultura enogastronomica legata alla territorialità) sta cercando di rimettere al centro del dibattitio continentale sulla nuova ruralità proprio la città del Palio. E quando si narra di Siena non si può non pensare ai suoi terroir da vino. Stupisce ad ogni degustazione la crescita qualitativa del Chianti Classico in zona senese, quasi che il reimpianto dei vigneti abbia del tutto mutato la produzione enologica. Grandi bottiglie abbiamo sentito a Fonterutoli, Ama, Felsina, Castellinvilla, Coltibuono, Meleto, Albola e l’elenco potrebbe essere lunghissimo. Ma a dare il senso di questa mutazione provvede Francesco Ricasoli che con impegno e passione sta ripiantando tutto il vigneto (siamo oltre i 250 ettari) di Castello dei Brolio imitando il suo avo Bettino Ricasoli, il “barone di ferro”, che segnò la prima rinascita del Chianti. E Carlo Ferrini, l’enologo di casa Ricasoli, completa la rivoluzione abbandonando i vini legnosi e troppo concentrati per puntare all’eleganza. Programma ambizioso ma in forte via di completamento. Ferrini merita davvero applausi. La degustazione dei vini di Brolio ci ha offerto anche uno Chardonnay, suadente Tutti ottimi vini e il prezzo è equilibrato. I vini ? Casalferro, Castello di Brolio, Chianti Classico, Brolio, Torricella ...

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su