La Nazione

Più compratori e tante novità al Vinitaly: dal Bon Ton a tavola” ai tappi con le citazioni celebri ideate dall’umbro Caprai. Festival di idee salva-vino … La Toscana del vino sta ottenendo anche quest’anno non poche soddisfazioni da parte di migliaia di operatori economici al Vinitaly, una fra le più importanti manifestazioni del settore a livello mondiale insieme a Dusserdolf e Bordeaux. Abbastanza soddisfatto l’assessore all’Agricoltura, Tito Barbini che ha fatto un bilancio di questi primi tre giorni. “Cauto ottimismo – ha detto – per la ripresa di alcuni mercati come il Giappone, la Corea e la Cina. Abbiamo avuto per ora più compratori dell’anno passato. Abbiamo presentato una Selezione di circa 700 vini realizzata con l’Enoteca di Siena, l’Assoenologi e tutti i Consorzi. Vini di alta qualità che non temono confronti. Anche se non bisogna dormire sugli allori. Sono appena tornato dal Cile dove ho assaggiato vini formidabili. I nostri vini, attraverso Toscana Promozione, li porteremo in tutto il mondo, non solo in manifestazioni vinicole, ma in tutti i grandi eventi”. Molte le novità, ne segnaleremo solo alcune. Sul fronte dei prezzi per invogliare i consumi si è fatta avanti Banfi, la più grande azienda vitivinicola di Montalcino, proponendo una maggiore produzione di mezze bottiglie (“Abbiamo cominciato anni fa, dice il direttore generale Enrico Viglierchio, oggi produciamo 50.000 pezzi di Brunello). In proposito è diventato “no stop” lo scontro sul caro vino tra i due Ricasoli, dopo che Giovanni, presidente del Consorzio Gallo Nero, ha messo sotto accusa i rincari, fino a 500% delle bottiglie nei ristoranti. Ieri, da parte del cugino Francesco, è stato precisato che “Ricasoli” e “Barone Ricasoli” sono marchi registrati di esclusiva titolarità della Barone Ricasoli Spa, che Giovanni Ricasoli Firidolfi non ha alcun diritto di utilizzare il segno “Barone Ricasoli” e non ha nulla a che fare con “Barone Ricasoli Spa”, la quale non condivide nel modo più assoluto le dichiarazioni rilasciate da Giovanni Ricasoli. Tornando alle novità, Duccio Corsini ha annunciato che alla fine di maggio alla sua “Corte del vino” presenterà i cento migliori vini toscani. I Marchesi Frescobaldi, viticoltori dal 1330, hanno presentato per la prima volta una vendemmia tardiva, da uve chardonnay, traminer e riesling. Sarà il vino da meditazione della casa, solo 10mila bottiglie. Grande successo per i Tenimenti Ruffino con la “Riserva Ducale”, un vino che la Casa produce dal lontano 1927. “E’ il vino - dice l’amministratore delegato, Luigi Folonari - più conosciuto, più presente e meglio distribuito del mondo. La Riserva Ducale ha scritto tutta la storia del Chianti Classico seguendone l’evoluzione e precorrendo i tempi”. L’Enoteca Italiana di Siena, preziosa istituzione di promozione con 70 anni di storia, ha organizzato ben 23 degustazioni con tutti i territori del vino italiano. Due notizie anche dalla terra del mitico Brunello: Donatella Cinelli Colombini, sempre piena di idee, ha fatto stampare un prezioso libricino dal titolo “Bon Ton a tavola”; suo fratello Stefano ha detto che presto sarà aperta una “Bottega dei Barbi” a Grosseto, esclusivo posto vendita di tutti i prodotti della Fattoria dei Barbi. Sempre in tema una novità assoluta: Bonaventura Maschio, la più che centenaria distilleria di Gaiarine in provincia di Treviso, giunta ormai alla quinta generazione, ha messo sul mercato un’acquavite d’uva da cru Brunello di Montalcino. “Abbiamo voluto, dice Italo Maschio, iniziare proprio con il Brunello per il nostro amore per la terra di Toscana”. E ora l’Umbria. Marco Caprai, il giovane di Montefalco al quale si deve il rilancio del Sagrantino, ha inventato i tappi con le citazioni celebri. L’idea è ispirata al verso dello scrittore Robert Louis Stevenson, letteralmente “Il vino è poesia imbottigliata”. Proprio a Montefalco la famiglia Lungarotti (260 ettari di vigna) che saranno completamente rinnovati entro il 2005) sta costruendo una nuova cantina con attorno 15 ettari di vigneto.