02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Il Gazzettino

Unione Italiana Vini - Rivella: "Sartori si deve dimettere". Il produttore veronese sotto tiro. Il 7 ottobre cda decisivo ... Rivella non lascia e promette battaglia. Andrea Sartori non si chiude in trincea ma utilizza toni soft. Il cambio della guardia al vertice della Confederazione Italiana del Vino, l'associazione che riunisce i più importanti produttori e industriali del settore, non ha ancora portato a una rivoluzione. Anzi. «Non mi dimetto da presidente dell'Unione Italiana, il vero motore dell'associazione, quello attuato la scorsa settimana lo considero un golpe - spiega Ezio Rivella , il leader uscente della confederazione e attuale dei produttori - attuato a freddo, con molti dei consiglieri assenti dalla riunione. Per questo stiamo studiando delle contromosse: il 7 ottobre ho convocato il consiglio dell'Unione, ci conteremo e decideremo che fare». Nel frattempo i suoi alleati come Folonari, Antinori e Boscaini (Bertani) l'hanno seguito sull'Aventino. Il neo presidente Sartori, 45 anni, del gruppo omonimo veronese da 26 milioni di euro fatturato (80\% all'estero), smentisce giochi di corridoio: «La mia elezione è un segno di transizione, non vuole essere una frattura tra vecchi e giovani imprenditori del settore, ma l'assunzione di una responsabilità - spiega il produttore veronese - dietro alla mia elezione non c'è Gianni Zonin né la polemica sul Mi Wine, a noi le fiere vanno bene tutte basta che siano organizzate e di successo. Chi mi appoggia, cioè la maggioranza dei consiglieri che mi hanno eletto il 21 settembre, punta a una gestione più unita e a un maggiore coordinamento tra le varie componenti: giovani, industriali, produttori». Però la frattura s'è consumata. «La mia generazione vuole mettersi in pista, contare di più - spiega Sartori - ma non siamo antagonisti a chi è arrivato prima di noi. Ricordo che mio padre, Pierumberto, è stato vicepresidente per una ventina d'anni. Io e chi mi appoggia non arriviamo dalla Luna». «Sono pronto a dimettermi, ma anche Sartori deve fare lo stesso - avverte il toscano Rivella sanguigno al punto giusto - solo dopo potremmo mettere in piedi una lista di conciliazione, un compromesso. Ma se il 7 ottobre non vi sarà un accordo allora convocherò l'assemblea e sarà battaglia all'ultimo voto». (arretrato de "Il Gazzettino" del 30 settembre 2004)

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su