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Il Venerdi' Di Repubblica

Quel grappolo viene da lontano. Aspettando l’uva degli antichi romani, da coltivare quella dei Medici, per le pergole ... Quanto si può andare indietro nel tempo nel riconoscimento della frutta antica? Gli studiosi si stanno spingendo fino agli antichi romani, ma quando si va così lontano è materia scivolosa di cui si occupano le università, più che i pollici verdi. Sostiene Ugo Fiorini, che dello studio delle varietà antiche ha fatto una specializzazione del suo vivaio, che è difficile fare attribuzioni certe se si oltrepassa il Quattrocento. Dalla pittura del Seicento, invece, si ricavano molte informazioni. I numerosi quadri di Bartolomeo Bimbi sono lì, nella Villa di Poggio a Caiano alle porte di Firenze, a fare da riscontro, susina per susina, ciliegia per ciliegia, uva per uva. E la caccia è aperta. Troveremo ancora nei giardini abbandonati, lungo le strade bianche, qualche esemplare di valore? Sull’uva si concetrano tante attenzioni speciali: quella “antica” è molto più bella di quella moderna, valida per la produzione industriale da tavola o da vino, ma non adatta alla decorazione di pergolati e facciate. “La differenza c’è e si vede: le uve moderne hanno acini privi di grazia e foglie che non si sognano neanche di assomigliare a quelle antiche. Quando i francesi mi hanno dato una medaglia d’oro nel 2001 per la mia Regina Nera, un’uva medicea che ho rimosso in produzione nel vivaio di Lastra a Signa, lo hanno fatto perché il grappolo, allungato, ha la forma classica che si vede nel Caravaggio e la foglia d’autunno si colora dal giallo al rosso che è una meraviglia. Tutti elementi che ai produttori di uva da tavola o da vino non interessano. Ma a chi ha un giardino sì” . Non tutto il nuovo viene per nuocere, però; l’uva antica coltivata in vaso, come fanno i vivaisti, si trapianta in ogni momento dell’anno senza che soffra, inoltre l’uva cresce bene anche con poca terra: se avete un piccolo giardino o un terrazzino, non abbiate paura di darle ospitalità: ci starà benissimo.

Vivai Belfiore Lastra a Signa (Firenze) Tel. 055/8724166, vivaibelfiore@libero.it.

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