La Nazione / Il Giorno / Il Resto Del Carlino

I vini del sindaco di Parigi ... I nostri sindaci, da Cofferati a Domenici e alla Moratti, invece di continuare a batter cassa per ottenere nuovi trasferimenti dallo Stato, dovrebbero prendere esempio dal loro collega di Parigi, il socialista Bernard Delanoe, che preferisce non ubriacare di richieste di soldi il governo ma in compenso mette all’asta bottiglie di gran vino francese tipo Chateau Petrus, Romanée Conti e Chateau Margaux che erano state accumulate dai suoi predecessori Jean Tiberi e, prima di lui, da Jacques Chirac, l’attuale presidente della Repubblica. Gesto simbolico, direte voi. Non è proprio così, considerando che le bottiglie in vendita sono 7000 (di cui 4960 di pertinenza di Chirac) e alcune di queste costano fino a 2500 euro: tra un goccio e l’altro le casse parigine metteranno in pancia qualcosa come 800 mila euro. Una bella iniezione di liquidità alla faccia delle cantine comunali che saranno così prosciugate. I nostri sindaci non hanno vini da mettere all’asta? Avranno altri gioielli da piazzare. E a chi dovesse lamentarsi con loro, possono sempre rispondere come Delanoe: “Facciamo a meno del vino, intanto serviamo champagne...”
(arretrato de La Nazione/Giorno/Carlino del 21 ottobre 2006)