La Repubblica

Tra focolarini e slow food il manifesto degli “esterni” ... Il gastronomo: “Farò il contadino del partito”. L’ex presidente Ucei: prima di tutto laicità... Ironia della sorte: chi è rimasto escluso dal Comitatone del Pd si strappai capelli, s’indigna, protesta, trama vendetta. Al contrario, quelli che ci sono finiti dentro, a volte, si sorprendono, la buona notizia arriva così, per telefono: ma come, proprio io, giuro, non l’ho chiesto... Succede, per esempio, con Carlo Petrini, re dello Slow Food, indicato tra “gli eroi d’Europa” dalla rivista “Time”, e anche per questo molto stimato da Piero Fassino che l’ha citato nella sua relazione all’ultimo congresso dei Ds: “Sono in North Carolina da 20 giorni - informa Petrini - leggo poco i giornali italiani. In questo momento 400 contadini stanno aspettando un mio intervento sull’agricoltura sostenibile. Sì, mi fa piacere questa chiamata nel Comitato ma sia chiaro: non ho fatto nulla per entrarci! Fassino mi ha chiesto a nome di Prodi se ero disponibile a dare un contributo. Certo, perché no, gli ho detto. Farò la parte del contadino alla corte del Pd, porterò con piacere il mio patrimonio, che è quello delle questioni ambientali, del cibo sostenibile, della riconversione dei sistemi produttivi nel settore agroalimentare...”. Petrini, futuro dirigente del partito? “Assolutamente no, non ho alcuna intenzione di questo tipo”...