Il grande chef Cracco “Uovo Inter e risotto Milan” ... Carlo Cracco è il Milaninter della cucina, il top milanese nel mondo. Oltre a manager e imprenditori, nel suo ristorante alle spalle del Duomo e della Borsa passano dirigenti e calciatori. Da Adriano Galliani alla famiglia Moratti, da Kakà a Ibra” spiega con orgoglio e soddisfazione.
Cracco, proviamo a fare un giochino. Che ricetta associamo all’Itnter?
“Il tuorlo d’uovo marinato. È mia invenzione, un piatto particolare che non ha una connotazione prettamente milanese. È internazionale proprio come la squadra nerazzurra”.
E al Milan? “Beh, il Milan è più legato al territorio, domani sera avrà in campo almeno quattro calciatori nati qui”.
Quindi?
“Un bel risotto, piatto milanese per eccellenza. Ma rielaborato,
con sedano, caffè e tartufo”.
Oltre ai dirigenti, chi sono i campioni rossonerazzurri che più fanno onore alla cucina?
“Kakà, su consiglio di Leonardo, ha voluto provare il menù creativo, ridotto però a cinque portate. Era entusiasta soprattutto dell’insalata russa caramellata”.
E i nerazzurri?
“Cruz, Ibra. E Figo, un gourmet che capisce molto di vino. Si è gustato un Brunello di Montalcino Castello di Velona. Lui e gli argentini hanno voluto anche fare un confronto tra i vini argentini, spagnoli e italiani”.
Adesso c’è febbre David Beckham.
“Lo aspetto, per lui il piatto ideale è la cotoletta. Gli inglesi adesso sono molto attenti e preparati”.
Quanto sono importanti Inter e Milan per la città?
“Tantissimo. L’esempio migliore è la Champions League. Quando ci sono le partite, gli appassionati stranieri abbinano la cena alla sfida di San Siro. È una cosa che è cominciata in Spagna, con Santi Santimaria a Barcellona e Sergi Arola a Madrid. Ora l’abbinata stadio-ristorante di livello internazionale funziona bene anche qui. E poi tra noi chef il calcio è argomento di confronto e di sfottò in ogni convegno mondiale. Lo scorso anno quando il Milan uscì con l’Arsenal il mio amico e collega londinese Heston Blumenthal mi prese in giro per giorni e giorni”.
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