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Corriere Della Sera / Corriere Economia

Turismo modello Piemonte ... È il territorio che spicca nell’indagine Censis sull’“accoglienza”... Sono 65 le eccellenze territoriali dell’accoglienza individuate dal Censis in Italia. Una ricerca che ha tenuto conto delle aree che meglio hanno saputo preservare e valorizzare il patrimonio storico-artistico, ambientale, paesaggistico e dei prodotti tipici. In Italia si contano 22 mila insediamenti storici, oltre 7 mila chilometri di coste e un infinito assortimento di prodotti tipici. Qualcosa di più di un “tesoretto”, una vera risorsa per chi è stato in grado di trasformare questi “doni” in business. E dall’indagine Censis emerge un mondo di piccole e medie imprese che, meglio di altre, hanno capito le potenzialità dei centri di eccellenza turistica.
In tal senso un modello è rappresentato dal Piemonte, una regione che pur senza avere il polo attrattivo di grande fama (come nel caso di Venezia, Firenze o Roma), ha saputo costruire una rete di eccellenze che la pongono oggi al top in tema d’accoglienza. “Basta solo leggere i numeri - spiega Giuliana Manica, assessore regionale al turismo della Regione Piemonte - nel 2008 le presenze turistiche del Piemonte hanno addirittura superato il record fatto registrare con le Olimpiadi del 2006. Un risultato ottenuto solo da Barcellona prima di noi”. Ad attrarre la maggior fetta degli oltre 11 milioni di visitatori del 2008 è stato il comparto della montagna, ma ottimi risultati sono arrivati anche da Torino, dal distretto dei laghi e quello delle colline tra Langhe e Monferrato. Numeri però che hanno bisogno di riconferme in un anno complesso come quello in corso. “Infatti anche per il 2009 - continua Manica - la Regione Piemonte ha avviato un fondo di rotazione a sostegno delle piccole imprese turistiche per un ammontare di 19 milioni. Che vanno a sommarsi ai 67 milioni investiti per migliorare la qualità dell’offerta turistica e ai 28 milioni stanziati per le infrastrutture alberghiere e non. Non è stato facile convincere gli imprenditori piemontesi ad investire sul turismo e ora non li abbandoneremo durante un anno difficile come questo”.

Proprio la presenza di iniziative pubbliche e private a sostegno di un patrimonio turistico è uno dei parametri con cui il Censis ha tracciato la mappa delle eccellenze. “Ma le nostre punte di diamante potrebbero essere molte di più - osserva Patrizio Cipollini, general manager del Four Season’s Hotel di Firenze -. Basterebbe trattare il turismo come industria: servono forme contrattuali fatte su misura, una burocrazia meno soffocante e veri investimenti sulle infrastrutture per favorire e non scoraggiare l’arrivo dei turisti”.

Non a caso a svettare nella valutazione del Censis è Portofino, la meta vip che però negli anni non si è snaturata riuscendo a mantenere il suo fascino tipico. “Un risultato di grande prestigio ottenuto grazie all’opera comune di tanti attori” ammette Andrea Filippi, responsabile marketing Italia del tour operator internazionale Orient Express che a Portofino gestisce una struttura storica come l’hotel Splendido. “Per dare valore a un territorio - continua Filippi - gli imprenditori da soli non bastano. Infatti a Portofino c’è sempre stata sinergia tra pubblico e privato. Poi, invece, per promuovere una meta ci vuole un sistema Paese che eviti di disperdere fondi tra i mille piccoli enti locali di promozione che all’estero hanno poca visibilità”.

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