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Il Sole 24 Ore

Quando l’etichetta è d’autore ... Lo spazio bianco. Una linea nera che lo attraversa in una vibrazione nervosa. La riproduzione grafica, come un sismografo impazzito, di un suono acuto e potente. Un “urlo”: è il nome di un vino toscano, taglio bordolese, grintoso, in grado di rompere con la tradizione, senza timori. Un urlo (la sua rappresentazione) e un (vino da) urlo. L’uno esprime l’altro: potere della sinestesia. E forza dell’esperienza e della creatività di Simonetta Doni, fiorentina, diplomata all’Accademia di belle arti, di professione graphic designer. Dal 1975 alla guida di Doni & Associati, studio pioniere nell’immagine e produttori nel Chianti di “Urlo”. Anche Antinori, Lungarotti, Donnafugata, Masciarelli. Un portfolio senza pregiudizi geografici, commerciali o identitari. Grandi nomi e aziende più innovative: sono tutti passati sotto la matita di Doni. per conunicare al cliente la sintesi di una storia, di un territorio, di una caratteristica gustativa. “Sto curando il restyling del Granato di Elisabetta Foradori - spiega - e la grafica deve essere a sua immagine e somiglianza. Un’etichetta femminile ma asciutta, senza troppi orpelli e codici. Deve rispecchiare la sua sensibilità e l’eleganza del vino”. E un processo di traduzione semantica: si intervista l’azienda produttrice, si parla con l’enologo, si individua il pubblico finale. “Il naming, i font, i colori sono importanti, come la scelta delle tecniche di stampa per aggiungere sensazioni tattili”, conclude Doni.

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