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Il Sole 24 Ore

Primato del “bianco” all’estero ... Storico sorpasso nelle vendite oltreconfine dopo anni di vittoria dei rossi: non accadeva dalla fine degli anni 90.. I vini bianchi sorpassano i rossi e coprono ormai 1160% dei consumi internazionali di vino made in Italy. L’accelerazione è avvenuta nel corso del 2010 sulla scorta della tendenza che si sta affermando sui mercati a consumare vini dal minor tenore alcolico, più leggeri. Il dato emerge da un’analisi effettuata dall’associazione degli enologi ed enotecnici italiani (Assoenologi) sui trend del vino italiano nel 2010. E una delle principali novità sembra proprio essere il nuovo primato messo a segno dai vini bianchi che hanno così ribaltato il precedente sorpasso effettuato invece dai rossi verso la fine degli anni ‘90. “Dieci anni fa si scatenò una vera e propria “febbre” da vini rossi - spiega il direttore di Assoenologi, Giuseppe Martelli - innescata da vari studi scientifici che sottolineavano le proprietà salutistiche ditale tipologia. Adesso, invece, sulle valutazioni salutistiche sembrano prevalere le mode che in questo momento premiano i vini con minor contenuto alcolico e meno struttura come appunto i bianchi. Un’ulteriore conferma -nel caso ce ne fosse bisogno - del fatto che il vino è un ormai prodotto voluttuario e pertanto i dati di vendita sono condizionati dalle tendenze che in una determinata fase sembrano prevalere fra i consumatori”. “Le novità nella tipologia dei consumi sembrano inoltre aver avvantaggiato le imprese italiane e la loro ampia gamma di prodotti - aggiunge Martelli -. La disponibilità di un ricco portafoglio di offerta rappresenta uno dei punti di forza del made in ltaly. In questo modo, infatti, il vino italiano riesce, e spesso in tempi rapidi, a intercettare le nuove tendenze che si manifestano nella domanda globale. Quest’anno, ad esempio negli Usa, si è registrato un vero e proprio boom divini dolci. Una nuova domanda che non è stato difficile incrociare grazie all’ampia disponibilità di vini passiti di varie regioni italiane o di spumanti dolci come l’Astio il Moscato d’Asti”. E nella “top five” dei principali vini bianchi italiani al primo posto compare il Pinot grigio. Se ne producono ogni anno, fra Trentino Alto Adige e Veneto, circa 70 milioni di bottiglie dirette per il 90’vo all’estero. A seguire, c’è poi il veneto Soave che può contare su circa 6 milioni di bottiglie all’8o% destinate all’export. Al terzo posto si trova il marchigiano Verdicchio con 15 milioni di bottiglie commercializzate fuori dei confini nazionali per il o percento. Al quarto e quinto posto infine due laziali: dell’Orvieto se ne producono 13 milioni di bottiglie (esportate al 40%) mentre il Frascati può contare su circa 12 milioni di bottiglie (il 60% vendute all’estero).

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