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La Nazione / Il Giorno / Il Resto Del Carlino

Il super chef chiude il ristorante. Era il più premiato del mondo ... Ma con “El Bulli” Ferran Adrià perdeva 500mila euro l’anno... Considerato un genio e un innovatore da alcuni, pretenzioso ed elitario da altri, lo chef catalano Ferran Adrià ha deciso di chiudere, dopo 20 anni, il suo celebre ristorante sulla Costa Brava, ritenuto da influenti riviste il migliore del mondo. Non sarà più possibile tentare di prenotare un posto a El Bulli per assaggiare le specialità della cosiddetta cucina “molecolare” o “destrutturata”, che piega gli alimenti alle leggi della chimica e della fisica con la volontà di stupire, più che di nutrire, ricette che hanno reso Adrià famoso nel mondo, anche se non sono mancate le critiche, soprattutto per l’uso di additivi e aromi di laboratorio. El Bulli, con i suoi appena 50 posti, riceveva milioni di richieste di prenotazione, tanto che i coperti, per un totale di 8.000 pasti serviti l’anno, dovevano essere assegnati a sorte. Numeri che non hanno impedito al locale di registrare perdite da mezzo milione di euro l’anno. Per cercare di risistemare i conti, lo chef si era dato alle conferenze, aveva commercializzato una serie di prodotti con il marchio del ristorante, come libri e accessori da cucina, e prestato il suo nome a oli d’oliva e gamme di coltelli. Nel 2014 il nome El Bulli ricomparirà con una Fondazione a vocazione ecologica, dedicata alla ricerca culinaria.

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